Nel silenzio assoluto, il Messina continua la preparazione alla gara contro il Portici. Un silenzio stampa inevitabile dopo l’amara delusione della stracittadina, perché mai come in questa situazione le parole lasciano il tempo che trovano: i tifosi adesso aspettano soltanto i fatti, e un’immediata riscossa, anche se la sconfitta di mercoledì sembra aver scavato un baratro tra la Curva Sud e gli attuali protagonisti in maglia giallorossa. E a poco più di dieci giorni dalla riapertura della finestra invernale di calciomercato, i nodi da sciogliere per il direttore sportivo Torma non sono pochi. Al di là dei nomi di chi è destinato a lasciare il Messina e delle prossime trattative in entrata, infatti, in discussione è l’intero progetto tecnico su cui è stata costruita la seconda stagione targata Pietro Sciotto. Una stagione, non dimentichiamolo, che ha già visto tre cambi alla guida tecnica della squadra, da Raffaele, a Infantino a Biagioni; un via vai in panchina che non può non aver lasciato strascichi a livello mentale, oltre che tecnico. Se a queste deboli fondamenta, poi, si sommano le indiscutibili carenze di personalità e di carattere di questo gruppo, ne viene fuori una casa giallorossa così fragile da crollare proprio nel momento decisivo, quando, dopo i primi segnali di ripresa contro Roccella e Gela, Genevier e compagni erano chiamati a dare la svolta alla propria stagione, per di più nell’appuntamento maggiormente atteso dalla tifoseria. Adesso c’è il Portici, appuntamento in cui i giocatori devono mettere da parte pensieri e discussioni legati al futuro individuale; da adesso e fino a dicembre bisogna soltanto fare punti e risalire la classifica, in attesa di tirare le somme e ripartire col piede giusto.