Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Messina, Arcidiacono: "Ti porterò in alto. Speziale? Ho sbagliato"

Due gol per prendersi il Messina. Pietro Arcidiacono è l’uomo-copertina del successo sul Marsala oltre che uno dei colpi del mercato giallorosso. "Nemmeno io mi aspettavo una presentazione così davanti ai miei nuovi tifosi".

Da grande tifoso del Catania che sensazioni ha provato nell’esultare con la maglia del Messina, sotto la curva del “Franco Scoglio”, vista la rivalità tra giallorossi ed etnei?

" Mi sono emozionato. Avevo già avuto belle sensazioni contro il Bari, pur non giocando; la gente in tribuna mi aveva manifestato grande stima e non vedevo l’ora di ricambiare questo affetto. Quando ho fatto il primo gol ho incrociato lo sguardo felice dei tifosi ed è stato un momento bellissimo. Io sono orgoglioso di essere catanese. Non so quanti gol segnerò, ma suderò sempre la maglia giallorossa. Quando ho firmato ho ricevuto tante telefonate da amici-ultrà del Catania. Mi hanno detto di andare e fare il mio dovere che la gente mi avrebbe voluto bene. Al di là della rivalità tra le due piazze il rispetto non deve mai mancare. Sono un professionista e Messina oggi è la mia casa. E non dimentico quando venivo da spettatore ai tempi della A...».

Un ricordo di quegli anni?

"Ho visto diverse partite al “Franco Scoglio”. Ci venivo con mio padre e mio zio. Ricordo ancora bene l’esplosione di gioia dei 40mila al gol di Rafael contro l’Inter: Arturo Di Napoli aveva segnato il primo gol, il brasiliano in pieno recupero fece saltare anche noi dalla poltroncina. Vidi anche una vittoria sul Parma e altre gare. E mai avrei pensato di indossare, un giorno, la maglia del Messina".

Nel 2012 una squalifica di 8 mesi per la tanto discussa maglia pro Speziale. Riavvolgendo il nastro un gesto che rifarebbe?

"Ci penserei due volte prima di rifare quel gesto. Un episodio che mi ha segnato e che ha fatto male anche alla mia famiglia. Mi sono ritrovato sotto i riflettori per qualcosa a cui non avevo dato il giusto peso. Una ferita che mi porto ancora dentro».

Il sogno di Arcidiacono?
"Portare in alto il Messina. L’obiettivo è la C e non sarà la presenza del Bari a farci cambiare idea. In giallorosso spero di restare tanti anni".

INTERVISTA COMPLETA SULL'EDIZIONE CARTACEA

Caricamento commenti

Commenta la notizia