Il Memorial Pantani è di Davide Ballerini, ma dal penultimo test premondiale arrivano finalmente segnali di vero Nibali. E’ stato proprio lo Squalo dello Stretto, infatti, il grande protagonista della giornata; Vincenzo ha onorato alla grande la classica intitolata alla memoria del Pirata, attaccando nelle fasi più dure del tracciato e provando anche l’allungo a sorpresa a 3 km dal traguardo, prima di essere ripreso proprio nell’ultimo chilometro. La quindicesima edizione del Memorial Pantani ha così rispettato la tradizione, proponendo ancora una volta un vincitore italiano, Ballerini, che ha così festeggiato nel modo migliore i suoi ventiquattro anni, regolando la volata davanti al francese Gaudu e al compagno di squadra Francesco Gavazzi. Percorso più duro, quest’anno, in preparazione al mondiale austriaco di fine mese, 200 i km del nuovo percorso, particolarmente mossi nella prima parte nella prima parte di gara, con la triplice ascesa verso Montevecchio: 5 km al 7% di pendenza media, ma con punte fino al 14%. Proprio sull’ultimo passaggio sulla salita di Montevecchio l’attacco decisivo, che ha visto un gruppetto di diciotto corridori guadagnare un discreto margine di vantaggio sul resto del gruppo e lanciarsi verso il circuito finale. A far parte dei fuggitivi, oltre a Vincenzo Nibali, autore dell’allungo decisivo in salita, anche big del calibro di Quintana e Barguil, e gli azzurri Pellizotti, Pozzovivo e Brambilla. Dopo aver dato spettacolo in salita, Nibali ha provato anche a vincere la corsa, attaccando nel tratto pianeggiante finale a 3 km dal traguardo, ma il forcing del “treno” Androni ha annullato il tentativo dello Squalo proprio all’ultimo chilometro. La volata, poi, premiava Ballerini, che dedicava la vittoria a un altro eroe indimenticato del ciclismo mondiale, Michele Scarponi.