Uno a uno nella seconda amichevole stagionale tra CdM e Camaro. Dopo il 2-1 per il Camaro nel primo “allenamento condiviso”, ieri al “Despar Stadium” la sfida è stata decisa da una rete dell’argentino Galesio in apertura di ripresa e dal pareggio allo scadere del giovanissimo D’Amico.
Un buon test in vista dei rispettivi impegni: l’undici di Lucà deve cancellare il tonfo di Biancavilla, in casa domenica contro il Rosolini, mentre i giallorossi debuttano al “Lo Presti” contro la Palmese la cui situazione resta critica anche se nel centro calabrese si sta facendo di tutto a Palmi per scongiurare la radiazione.
Furnari, il tecnico dei giallorossi, come sempre ha mischiato le carte non dando punti di riferimento, unico indisponibile il portiere Amella (a riposo precauzionale), tra i pali si sono alternati Paterniti e Berikashvili, in campo anche il neo acquisto il difensore argentino Thomas Berra (in attesa del transfer che dovrebbe arrivare a breve) e l’ex Alesandro Bonamonte, in procinto di firmare il contratto che lo legherà al CdM.
Al termine dell’amichevole parola a uno dei “veterani” del Città di Messina, Alessandro Fragapane. Il ventiquattrenne mancino (li compirà martedì prossimo) con Cardia, Bombara, Quintoni e Paterniti fa parte dello zoccolo duro dello scorso anno: «Mi inorgoglisce e nello stesso tempo mi responsabilizza ancora di più e voglio dimostrare il mio attaccamento a questa casacca”.
Tre gare ufficiali che hanno prodotto segnali importanti anche in ottica campionato.
«Lavoriamo dalla fine di luglio, cominciamo a raccogliere i frutti del lavoro svolto, siamo ancora un po’ sulle gambe ma i progressi si vedono».
Sul debutto in campionato a Palmi c’è ancora un punto interrogativo.
«Noi abbiamo il dovere di preparare al meglio la sfida con la Palmese, se poi non si dovesse giocare continueremo ad allenarci in vista dell’esordio in casa con il Gela».
Eri additato un “ribelle”, il tuo comportamento produceva tanti cartellini. Poi l’improvviso cambiamento.
«Sono maturato tanto in questi ultimi anni e di questo devo ringraziare la mia ragazza».
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