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Messina a Proto, ancora problemi ma oggi si chiude

Messina a Proto, ancora problemi ma oggi si chiude

Mai dare nulla per scontato in casa Messina, quando ci sono di mezzo trattative di cessione della società. In casa Acr non sono nemmeno sufficienti preliminari firmati e vincolanti, strette di mano, sorrisi in posa e pacche sulle spalle, se prima non arrivano le firme sull’atto finale. L’ennesimo colpo di scena in questa tela di Penelope arriva intorno alle 22.30 di ieri, dopo quattro ore e mezza di incontro fra Franco Proto e i suoi consulenti da una parte e i soci uscenti dell’Acr dall’altra.

Quando tutto ormai sembrava volgere verso la più attesa soluzione, con l’ormai prevista da tutti uscita di scena dei vari Stracuzzi, Oliveri, Gugliotta (con il Gruppo Antares) e Micali, ecco arrivare la sorpresa finale, la mancata firma di uno dei soci alla rinuncia dei propri crediti che di fatto fa momentaneamente saltare il banco e provoca l’abbandono della trattativa da parte di Franco Proto e Lello Manfredi.

L’appuntamento era alle 18, nello studio del notaio Nunzio Arrigo, per formalizzare la cessione dopo il preliminare dello scorso 18 febbraio; ultimo nodo da sciogliere, le carte contabili non inserite 10 giorni fa nella documentazione finanziaria presentata dalla proprietà uscente. Una “falla” tappata ieri ma che ha inevitabilmente causato un momento di tensione tra le parti, fino a portare a un raffreddamento della trattativa a causa del lievitato monte debiti. Il preliminare firmato era abbastanza chiaro e vincolato: in caso di debiti superiori ai due milioni e mezzo di euro, la differenza eccedente sarebbe stata a carico dei soci uscenti. L’incontro, di conseguenza, si prolungava, con le parti in due stanze separate con i rispettivi consulenti nel tentativo di trovare una via d’uscita, fin quando sembrava si fosse raggiunto un ulteriore accordo che faceva abbassare la tensione.

Dopo oltre tre ore di serrato confronto, quindi, sembrava ci fossero soltanto alcuni dettagli da limare, ma i minuti passavano senza che giungesse la tanto attesa fumata bianca. Arrivava, invece, all’improvviso, l’abbandono dal tavolo delle trattative di Franco Proto, visibilmente contrariato, che intorno alle 22.30 lasciava lo studio di via La Farina con Manfredi.

A far saltare la pazienza all’imprenditore di Troina, a quanto pare, l’improvviso irrigidimento di uno dei soci uscenti, Giovanni Di Bartolo, socio di minoranza del Gruppo Antares, che si rifiutava di firmare il documento con cui rinunciava ai suoi crediti se, contestualmente, Manfredi non avesse firmato la rinuncia ai propri.

Un epilogo inaspettato che ha riaperto gli interrogativi sul futuro dell’Acr. Se da un alto appare improbabile che una trattativa portata avanti con tanta insistenza e passione possa arenarsi, c’è anche da chiedersi fino a quando resisterà la pazienza di Franco Proto, che ormai da nove mesi vede la porta dell’Acr aperta e puntualmente sbattuta in faccia dagli attuali soci.

Questa mattina, dopo una notte di riflessione, è previsto comunque un ulteriore incontro, si spera l’ultimo e senza sceneggiate, per porre la parola fine a questa stucchevole vicenda. Anche perché Di Bartolo avrebbe garantito che rinuncerà ai suoi crediti.

C’è sempre una salvezza da conquistare sul campo, anche se in questo momento è difficile pensare al campionato.

Eppure, domenica c’è il secondo appuntamento consecutivo casalingo per i giallorossi, che affronteranno al “Franco Scoglio” il Monopoli (la prevendita scatta oggi alle 15, con una serie di agevolazioni illustrate sul sito dell’Acr, tra cui la fidelity card #iocisonosempre), che ieri ha tesserato il ventinovenne difensore slovacco Erik Cikos, proveniente dal Ross County, massima seria scozzese. La partita, che sarà arbitrata da Matteo Marchetti di Ostia Lido (assistenti Veronica Vettorel di Latina e Giorgio Rinaldi di Roma1), non vedrà in campo tra i giallorossi Gladestony Da Silva, fermato ieri per un turno dal giudice sportivo dopo la pesante espulsione rimediata nel derby contro il Catania.

Infine, cambio di orario per due partite, come da richiesta dell’Acr. La trasferta di domenica 12 marzo a Caserta, non si giocherà più alle 18.30, ma alle 14.30; il turno infrasettimanale di mercoledì 5 aprile, invece, che vedrà il Messina impegnato contro l’Akragas, è stato posticipato dalle 18.30 alle 20.45.

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