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Terremoto Messina, Stracuzzi si dimette da presidente

Il Messina attende i nuovi soci

Natale Stracuzzi non è più il presidente del Messina. Si è dimesso in mattinata, probabilmente a seguito dei contrasti avuti ieri con i soci per alcune trattative di calciomercato non definite, in particolare quelle di Milinkovic e Musacci, sui cui il tecnico Lucarelli ha posto il veto.
Il nuovo presidente è Piero Oliveri, il suo vice è Nino Micali mentre Pietro Gugliotta è diventato l'amministratore delegato del club. Le nuove nomine al termine del CDA convocato in fretta e furia. Il tutto finalizzato alla cessione del club.

Mal di pancia, discussioni animate all'interno della società ma, alla fine, il calciomercato non ha regalato grandi colpi di scena e adesso il Messina può guardare alla salvezza anche se ci sarà da soffrire perché la rosa non è stata rinforzata ma solo adeguata alle necessità. La missione più difficile rimane quella di far convivere troppe teste all'interno del sodalizio, ognuna con una visione diversa sul futuro da dare al Messina. Da un lato il presidente Stracuzzi e i suoi uomini mercato a Milano, delegittimati dalle ultime operazioni last minute, vedi Milinkovic e Musacci, tentate in uscita, dall'altro i soci di minoranza, Gugliotta e Micali, che prendendosi carico della nuova fidejussione sul filo di lana della scadenza, hanno dato un segnale concreto a dispetto delle quote che posseggono all'interno del club. E la diversità di vedute, e anche di obiettivi finali, rischia di essere, alla lunga, una palla al piede per il Messina che continua a cercare una svolta, sempre più difficile. Per concludere la stagione, senza patemi, appare necessario, scartate tutte le altre possibilità, che gli imprenditori calabresi, dopo l'accordo raggiunto nello studio dell'avvocato Alessio Robberto lunedì pomeriggio, formalizzino il loro ingresso con l'acquisizione del 70% delle quote, intesa da sottoscrivere davanti ad un notaio entro metà della prossima settimana. La scadenza del 16 febbraio, con il pagamento di due mensilità più i contributi, circa 260mila euro, è troppo vicina per pensare a soluzioni diverse dal momento che in ballo c'è proprio la sopravvivenza del sodalizio. In più venerdì c'è la visita della Covisoc che esaminerà i conti mentre il comune attende il ricevere il bonifico di oltre 9000 euro per gli arretrati per l'utilizzo degli stadi cittadini. Il mercato, intanto, ha regalato in entrata il centrocampista Giulio Sanseverino dal Pisa, in luogo di Nardini che finirà la stagione in B con la Pro Vercelli. Lo scambio con il Catania ha portato Pozzebon, miglior realizzatore dei giallorossi con 8 reti, alle falde dell'Etna mentre in riva allo Stretto sono arrivati l'attaccante Valerio Anastasi, un solo gol in campionato, e il centrocampista Da Silva. Sarà il campo a dire se lo scambio sarà stato conveniente anche se l'attaccante era tra i calciatori richiesti dall'allenatore. Per il resto molte uscite, per sfoltire l'organico, in ossequio alle richieste del tecnico Lucarelli, ieri presente allo stadio per seguire tutte le operazioni. Ma i migliori colpi, probabilmente, rimangono quelli che non sono stati portati a conclusione perché Milinkovic e Musacci sono stati molto vicini al trasferimento, dietro corrispettivo economico, rispettivamente al Foggia e al Taranto. Le loro partenze avrebbero indebolito troppo la squadra ma questo aspetto, probabilmente, per qualcuno sarebbe stato il minore dei mali. E soprattutto, quel qualcuno, non ha fatto i conti con Cristiano Lucarelli che al Messina ci tiene, eccome, e che si è opposto con tutte le sue forze allo smantellamento della rosa.

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