La proprietà rifiuta e va avanti. La telenovela societaria per il passaggio di mano ha conosciuto la parola fine nella tarda serata di ieri. Ben prima del termine ultimo – venerdì – posto dai potenziali acquirenti attraverso il comunicato diffuso lunedì. Il Messina rifiuta l’ultima offerta di Franco Proto e prosegue con le proprie esclusive forze il progetto che dovrà riportare sempre più in alto la squadra giallorossa. Sono le 23,20 di ieri quando in redazione rimbalza la notizia. La risposta della società è contenuta in poche righe di comunicato stampa diffuso, chissà perché, inizialmente solo sul sito internet del club. L’email arriverà solo alle 23.50. Si legge che va considerata «chiusa qualsiasi trattativa per la cessione della società. La stessa rimane aperta all’eventualità di ingresso di nuovi soci». Fino alla puntualizzazione che «il management è in costante attività al fine di raggiungere gli obiettivi prefissati».
Punto e a capo. Niente Proto, il presente e il futuro del Messina rimangono nelle mani del gruppo rappresentato da Natale Stracuzzi che ha considerato non idonea la proposta di Proto di rilevare il 100% delle quote dell’Acr. Una notizia che già circolava negli ambienti giallorossi. Voci di corridoio riferivano, già dopo la famosa “pec” inviata dal gruppo Proto alle 19.26 di lunedì, che l’attuale dirigenza, alle condizioni poste dai potenziali acquirenti, non avrebbe passato la mano. Una situazione che si è puntualmente verificata. Anche perché, nonostante una trattativa in piedi da diverse settimane, la società ha sempre pensato con la propria testa senza rinviare eventuali decisioni che avrebbe potuto intraprendere la nuova proprietà. Non solo l’esonero di Sasà Marra, “paletto” posto da Proto un mese fa, ma anche situazioni commerciali che si sarebbero potute “congelare” nel rispetto della trattativa. Sembra certo, infatti, che il club giallorosso abbia già un accordo per due sponsor da piazzare sulla maglia e soprattutto un contratto da ufficializzare con un’agenzia di marketing che già collabora con altro club siciliano di Lega Pro. È come se l’attuale proprietà, proprio nei giorni decisivi, abbia continuato a trattare la cessione portando avanti, al contempo, i propri progetti.
Il gruppo Proto incassa il no e a questo punto può considerarsi definitivamente chiusa la possibilità che l’ex presidente dell’Atletico Catania rilanci il calcio giallorosso. L’imprenditore aveva configurato la seguente offerta: 250mila euro complessivi divisi tra acconto (25mila euro alla sottoscrizione del preliminare) e 12 rate mensili da 18.750 euro da rilasciare al rispetto di una serie di condizioni, tra cui il pagamento di tasse arretrate. Il tutto per una società oberata da oltre due milioni di debiti.
La telenovela societaria è finita e il club di Stracuzzi si tiene la responsabilità di alzare, nei prossimi mesi, l’asticella delle ambizioni di una città che non può accontentarsi della Lega Pro. Riportare la B in un paio di stagioni è l’unico obiettivo da perseguire e che potrebbe riaccendere come ai bei tempi l’entusiasmo in città.
E la squadra? I due giorni di riposo concessi dallo staff tecnico hanno permesso ai giocatori di isolarsi da voci riguardanti il futuro societario e godersi un periodo di ritrovata serenità. Da stamani si inizierà a pensare all’Andria. Doppia seduta odierna e poi domani pomeriggio prove anti Fidelis.