Entrano in scena le big nella Final Six del campionato di A1 femminile apertasi ieri alla piscina Cappuccini. Padova e Despar Messina, vale a dire le due formazioni che hanno dominato la stagione regolare, affrontano in semifinale rispettivamente Rapallo e Bogliasco. Le vincenti domani giocheranno la finale.
E per Messina è il momento della verità, nuovo appuntamento con la storia. Oggi la Despar, in casa, non può e non vuole sbagliare: lo merita la società che in questi mesi ha investito tanto sino all’organizzazione di queste finali, lo meritano le giocatrici stesse che tanto hanno dato in questa annata. Lo scorso anno arrivò il terzo posto, quest’anno davanti ai propri tifosi è legittimo alzare l’asticella e puntare al massimo.
Ieri, intanto, Bogliasco ha mantenuto i pronostici della vigilia, battendo nettamente l’Orizzonte Catania, mentre la sorpresa è arrivata dalla seconda semifinale con Rapallo che dopo una pessima partenza ha battuto Prato, col tecnico toscano Bologna che alla fine non ha trattenuto la rabbia, prendendosela anche con la Despar, rea a suo dire di aver danneggiato la sua squadra nell’ultima gara di campionato per ottenere un migliore accoppiamento. Ma questo è il passato.
Oggi, dicevamo, le semifinali: si parte alle 19,15 (differita Rai Sport, domani ore 11,15) con la squadra di casa che cerca contro Bogliasco il pass per la finale. Le ragazze di Mirarchi hanno preparato questo appuntamento con grande applicazione. Per tutta la settimana hanno provato e riprovato schemi difensivi e offensivi; hanno avuto la fortuna di trovare come sparring partner la Nazionale del Brasile, giunta a Messina per preparare i suoi prossimi appuntamenti internazionali.
La Despar arriva a questo momento importante della stagione dopo diciotto gare di campionato giocate su alti livelli. Dopo l’esordio con Prato, con cui è venuta una vittoria piuttosto striminzita, la squadra ha giocato sul velluto le tre successive partite con Imperia, Acquachiara Napoli e Bologna. A Rapallo c’è stato il vero acuto, con un largo successo in casa di un avversario quotato. Il successivo derby con il Catania non ha visto una squadra messinese brillante. Ma la vittoria, pur di due sole lunghezze, ha consentito di restare sempre a punteggio pieno ed a braccetto con Padova, prima dello scontro diretto in Veneto. Dove, per la prima volta, la squadra ha steccato ed ha quindi perso la testa della graduatoria. Subito, però, ha ripreso la marcia contro il Cosenza, per poi farsi imporre il pari dal Bogliasco. La fase ascendente del torneo è stata caratterizzata da tante soste, da continue assenze delle quattro nazionali e dalla mancanza di una straniera di qualità (l’americana Lopez si era dimostrata inadeguata alla categoria). Il girone di ritorno si è aperto con un’altra perla, la vittoria netta a Prato, frutto di una prestazione quasi perfetta. Poi ci sono stati i soliti agevoli confronti con Imperia, Bologna e Napoli, prima di arrivare alle due prestazioni, che hanno dato l’esatta misura delle possibilità della squadra, che intanto poteva avvalersi della capitana della Nazionali brasiliana Marina Zablith. Contro Rapallo ed a Catania i successi sono stati schiaccianti. Nello scontro al vertice del Cappuccini, davanti alle telecamere della Rai, è venuta un’altra sconfitta, stavolta di strettissima misura, ma in vasca non si è notata alcuna differenza. Gli ultimi due incontri con Cosenza e Bogliasco sono storia recente e sono serviti a Mirarchi per fare ruotare tutto l’organico. Stasera si riprende appunto là dove si era lasciati, cioè con Bogliasco. La settimana scorsa Bosurgi e compagne non hanno guardato al risultato finale: oggi il risultato finale sarà quello che conta più di tutto. La compagine ligure ha dimostrato di avere un organico completo, di disporre di buone individualità. A seguire, alle ore 21,15 (differita Rai Sport ore 23,30), scenderà in acqua la squadra campione d’Italia del Padova, che si propone di confermare il titolo. Le venete trovano a sorpresa Rapallo.
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