Non parlategli di un 2013 in chiaroscuro per il Messina. Perché per Pietro Lo Monaco l’anno che sta per salutare è stato «positivissimo » per i colori giallorossi. «L’an - no prima abbiamo preso una società sull’orlo del fallimento, ne abbiamo ripianato i debiti prima di rilanciarne le ambizioni. Non solo. Abbiamo raggiunto il nostro primo obiettivo, vincendo un campionato difficilissimo qual è quello di serie D. Certo, in questa stagione...». Prende fiato, il patron giallorosso. Quasi si scurisce in volto, ma analizza con serenità tutto ciò che non è andato per il verso giusto negli ultimi quattro mesi in un campionato che vede affannosamente i giallorossi impelagati nella bassa classifica. «Ci siamo riaffacciati in un campionato professionistico dopo cinque anni – ag - giunge Pietro Lo Monaco –e non è mai facile confrontarsi con altre squadre che hanno il tuo stesso obiettivo e che hanno messo su organici competitivi per tentare il salto. Mi aspettavo una stagione difficile, questo sì. Ma probabilmente non che la squadra navigasse, alla fine del girone di andata, nei bassifondi di classifica». Individua, il patron, i motivi che hanno causato quattro mesi di delusioni a tinte giallorosse: «Gli episodi sfavorevoli, infortuni e squalifiche che non hanno mai permesso all’allenatore di avere tutto il gruppo a disposizione, e infine un adeguato seguito di tifosi allo stadio. Gli episodi, positivi o negativi che siano, determinano il risultato di una partita di calcio. E noi con la fortuna siamo in credito. Più volte la Dea Bendata ci ha tolto punti, anche quando pensavamo già di avercela fatta».
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