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Lo Monaco lancia
il Messina

Pietro Lo Monaco

Vivrà la stracittadina a distanza. Incollato al telefono, costantemente in contatto con il figlio Vincenzo. Pietro Lo Monaco domani vedrà Palermo-Atalanta ma il suo cuore sarà al “Celeste”, laddove, quasi quarant’anni fa, si è innamorato dei colori giallorossi e dove non più tardi di quattro mesi fa ha assistito al primo tempo della stracittadina di Coppa.

–Lo Monaco, eccoci alla stracittadina. «Sarà una gran bella partita, ne sono certo. Sentita, vibrante, piacevole. E sarà anche inusuale vedere affrontarsi due realtà di D della stessa città. Purtroppo non potrò viverla di presenza ma sarò costantemente informato e spero che il risultato alla fine ci dia ragione ».

–La cornice non sarà da serie D. Si va verso le quattromila presenze al “Celeste”. «Questa è una gran bella cosa. È raro vedere così tanta gente per una sfida di quinta serie, ma il merito è di questo Messina che continua a fare bene e non vuole di certo fermarsi sul più bello».

–Ma? «Mi auguro presto di vedere tanta gente al “San Filippo”. Fino a oggi il grande assente è stato il pubblico e questo è un tasto dolente. La società ha fatto un grande lavoro, la squadra è praticamente prima dall’inizio della stagione, ma allo stadio vanno i soliti affezionati e nulla più».

–I tifosi più “pigri”potrebbero svegliarsi in primavera... «Non m’illudo. Piuttosto ringrazio lo “zoccolo duro” del tifo giallorosso. Quei ragazzi, encomiabili, ci sono sempre e non trovano giustificazioni perché sono veri tifosi del Messina e ci seguono anche in trasferta».

– Torniamo alla stracittadina di domani: può essere la gara della fuga decisiva per il Messina? «Calma, il campionato è ancora lungo. Sono abituato a pensare di domenica in domenica, senza spingermi oltre. È una gara importante, che vogliamo vincere per più di un motivo. Abbiamo le carte per continuare a correre ma prima di vincere devi battere un avversario e quello di domani non sarà facile da superare».

– Sta facendo bene, il Città di Messina... «Sono d’accordo. Faccio icomplimenti alla società e allo staff tecnico perchè stanno conducendo un ottimo campionato. Parliamo di una matricola che naviga dall’inizio nella parte alta della classifica e che ha dimostrato più di una volta di potersela giocare con tutti. Anche contro la capolista cercherà di disputare la partita della vita per aggiungere altri tre punti alla propria classifica».

–E il Messina? «Deve fare la solita partita, per vincere e consolidare il primato. Non ci interessa cosa fanno le avversarie (Cosenza impegnato sulla terra battuta di Ribera ma tira un’aria pesante in casa rossoblù: lunedì Fiore saluterà, ndr), la squadra deve affrontare l’impegno consapevole di poter allungare la striscia di vittorie».

 – Niente pronostici ma chi può lasciare il segno in questa partita? «Dico Corona perché è un ragazzo eccezionale oltre a essere un fantastico giocatore. A 38 anni è un esempio per tutti ma questo non mi sorprende perché lo conosco bene e sono stato il primo a volerne la conferma in giallorosso».

– Un’ultima battuta: che sia una grande giornata di sport. «Lo spero anch’io. Anzi, conoscendo la gente di Messina ne sono certo. Ci sarà sana rivalità com’è giusto che sia tra due squadre della stessa città, ma Messina deve scrivere una bella pagina di sport».

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