Il matrimonio tra l'honduregno ed il Messina è durato solo pochi mesi, esattamente cinque. La decisione della società, che detto per inciso appare sacrosanta, nasce dalla constatazione che il giocatore ha fatto fatica ad adattarsi alla realtà del campionato di serie D, una categoria che richiede agonismo, tanta corsa e mutuo soccorso. La mancanza nelle prestazioni, giornata dopo giornata, ha finito con l'innervosire Leon, rendendolo quasi un corpo estraneo ad una squadra che proprio domenica scorsa, con la vittoria sul Licata, ha ritrovato la testa della classifica e che fa del gruppo uno dei suoi punti di forza. Andare avanti in questa situazione sarebbe stato autolesionistico per entrambi, meglio allora dividersi piuttosto che sopportarsi.
A far traboccare il vaso, l'ultima partita, la più deludente, di Leon, sostituito dopo otto minuti nel secondo tempo. La sua uscita nervosa dal terreno di gioco, poco rispettosa verso l'allenatore, che ha cercato di inserirlo in tutti i modi arrivando anche a cambiare modulo, e i suoi compagni, ha indispettito anche il patron Pietro Lo Monaco presente al S.Filippo. Il numero uno della società, aveva già in sostanza, tra le righe nell'articolo pubblicato oggi dalla gazzetta del sud, dato il benservito a Leon, bocciandone la prestazione e criticandone soprattutto l'aspetto comportamentale. Il licenziamento è, poi, diventato effettivo dopo il consueto allenamento del martedì pomeriggio a Villafranca. A comunicare la decisione del sodalizio biancoscudato è stato il direttore sportivo Fabrizio Ferrigno, proprio colui che l'aveva fortemente voluto e che di Leon è stato compagno di squadra ai tempi di Catanzaro. L'esperienza dall'honduregno in riva allo stretto si conclude con uno score non esaltante per un calciatore della sua classe, sei presenze ed un gol, peraltro decisivo, nella sfida con il Sambiase.C’è da aggiungere che sul suo rendimento ha pesato la partenza ritardata visto che per problemi burocratici ha saltato le prime cinque partite di campionato e le due di coppa Italia.
A far traboccare il vaso, l'ultima partita, la più deludente, di Leon, sostituito dopo otto minuti nel secondo tempo. La sua uscita nervosa dal terreno di gioco, poco rispettosa verso l'allenatore, che ha cercato di inserirlo in tutti i modi arrivando anche a cambiare modulo, e i suoi compagni, ha indispettito anche il patron Pietro Lo Monaco presente al S.Filippo. Il numero uno della società, aveva già in sostanza, tra le righe nell'articolo pubblicato oggi dalla gazzetta del sud, dato il benservito a Leon, bocciandone la prestazione e criticandone soprattutto l'aspetto comportamentale. Il licenziamento è, poi, diventato effettivo dopo il consueto allenamento del martedì pomeriggio a Villafranca. A comunicare la decisione del sodalizio biancoscudato è stato il direttore sportivo Fabrizio Ferrigno, proprio colui che l'aveva fortemente voluto e che di Leon è stato compagno di squadra ai tempi di Catanzaro. L'esperienza dall'honduregno in riva allo stretto si conclude con uno score non esaltante per un calciatore della sua classe, sei presenze ed un gol, peraltro decisivo, nella sfida con il Sambiase.C’è da aggiungere che sul suo rendimento ha pesato la partenza ritardata visto che per problemi burocratici ha saltato le prime cinque partite di campionato e le due di coppa Italia.
Il Messina ha già individuato il suo sostituto nel paternese Giuseppe Savanarola, sette gol in stagione, di cui quattro su rigore, con la maglia del Comprensorio Normanno, anche se non sono da escludere altre piste. Se verrà ingaggiato potrà essere a disposizione a partire dalla sfida del S.Vito con il Cosenza.
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