Responsabile, certificata, approfondita, libera di raccontare l’attualità senza mai venire meno ai canoni deontologici della verità e del rispetto della persona. E proprio l’informazione responsabile è al centro del nuovo ciclo di Unime GDS Lab, il laboratorio di tecnica giornalistica promosso dall’Università con Società Editrice Sud, giunto alla quarta edizione, inaugurato ieri nell’auditorium di Gazzetta del Sud con la presenza di studentesse e studenti di diversi corsi di laurea. Una sinergia proficua quella fra azienda editoriale e Ateneo peloritano come hanno sottolineato il presidente e direttore editoriale di Ses Lino Morgante e la rettrice Giovanna Spatari.
«Il dialogo con i giovani è da sempre tra gli obiettivi che Ses porta avanti, siete voi che ci stimolate a fare sempre meglio», ha detto Morgante ricordando l’impegno del quotidiano Gazzetta del Sud, «voce di due territori, Sicilia e Calabria» e il ruolo della Fondazione Bonino Pulejo, nata da un atto d’amore dei coniugi Uberto Bonino e Maria Sofia Pulejo, i quali hanno voluto lasciare un’importante eredità materiale e culturale, «che noi - ha detto Morgante - abbiamo il dovere continuare a tramandare».
E sul valore di tanti messinesi, legato al percorso accademico e al sostegno delle borse di studio erogate dalla Fondazione, si è soffermata anche la rettrice, ribadendo l’importanza di Ses, «una realtà fondamentale per il nostro territorio, in termini di crescita economica sociale e culturale». Spatari si è rivolta ai giovani universitari, ma anche a alunne e alunni delle scuole che hanno gremito l’auditorium accompagnati da docenti e dirigenti per condividere il progetto: «Voi siete artefici del cambiamento di una società che sembra fatichi ad andare avanti» ha detto, ricordando il femminicidio di Sara Campanella, che ha scosso la comunità. La rettrice ha espresso un commosso pensiero per la giovane studentessa uccisa, condiviso da tutti i presenti, auspicando che proprio il confronto e la formazione di un pensiero critico tra i giovani, obiettivo primario delle istituzioni accademiche, possa contribuire a costruire rapporti umani fondati sul rispetto reciproco.
All’incontro, coordinato dalla responsabile della GDS Academy di Gazzetta del Sud Natalia La Rosa, hanno preso parte anche i componenti del Cda della FBP Margherita Leto e Ruggero Arena, la prof.ssa Maria Laura Giacobello, che coordina il Lab assieme a La Rosa, e la prof.ssa Valentina Prudente, vicepresidente di Alumnime, l'associazione di ex allieve e allievi dell'Ateneo. Hanno partecipato anche i componenti della redazione di UniVersoMe, la testata giornalistica studentesca dell'Ateneo che collabora attivamente all'inserto Noi Magazine. Il servizio di accoglienza è stato curato dalle studentesse dell'IIS Jaci, presenti con la preside Maria Rosaria Sgrò. Sono intervenute anche le dirigenti Laura Tringali (IIS Antonello), Fulvia Ferlito (IC S. Margherita) e Giusy De Luca (IC Pascoli Crispi) con le docenti e le rispettive rappresentanze studentesche, tra cui anche quella dell'Ic Paradiso. Presente anche l'Ic Castell'Umberto che partecipa al progetto con tutti i plessi diffusi sul versante nebroideo, tra Castell'Umberto, Raccuja, Ucria, Naso e Sinagra.
Molto intensa, infatti, la presenza di delegazioni degli istituti scolastici che partecipano al progetto "Gazzetta del Sud in classe con Noi Magazine", tra i cui obiettivi c'è anche quello di consolidare il rapporto tra scuole e università, anche in chiave di supporto alle strategie di contrasto all'abbandono scolastico, con il positivo orientamento verso la prosecuzione degli studi. E della lotta all’abbandono scolastico ha parlato Leon Zingales, dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale, ribadendo il valore di un progetto, come quello di Ses, che consente ai giovani di essere “protagonisti dell’informazione”.
Proprio per saper distinguere l’informazione “accreditata” dalle fake news ed esercitare il diritto «a non essere disinformati» leggere più quotidiani può essere di grande aiuto, come ha suggerito il direttore responsabile di Gazzetta del Sud Nino Rizzo Nervo, delineando poi i dettagli del recente restyling del quotidiano messinese e del Giornale di Sicilia, legato non solo agli aspetti grafici ma anche alla riorganizzazione dei contenuti e finalizzato in particolare a migliorare la leggibilità, rispetto a tempi di attenzione sempre più ridotti. E rispondendo alle domande dei giovani presenti ha tratteggiato le caratteristiche dell’impegno giornalistico, ripercorrendo la sua lunga carriera che lo ha visto ritornare alla Gazzetta, dove aveva esordito da praticante.
La visita alle redazioni e il viaggio dove "nasce" la notizia (Cristina Geraci)
In occasione dell’avvio del laboratorio di tecnica giornalistica, il polo aziendale Ses si è ancora una volta aperto alla visita e alla curiosità di studentesse e studenti delle scuole e dell’Ateneo.
La mattinata si è infatti conclusa con un viaggio vero e proprio al “cuore” della notizia, tra i vari ambienti del polo aziendale con le redazioni dei media Ses: il giornale, il sito web, la tv Rtp e la radio, al centro del progetto multimediale “Gazzetta del Sud in Classe con Noi Magazine”. “Guida” d’eccezione è stato lo stesso presidente Morgante che ha illustrato le varie fasi della produzione, dal lavoro giornalistico ai passaggi grafici, con la fotoincisione e quindi lo spettacolare momento della stampa. Ad accompagnare il gruppo universitario è stata anche la caposervizio Daniela Cacciola, responsabile della segreteria di redazione della Gazzetta.
Ogni corridoio racconta una storia: le pareti tappezzate di fotografie ricordano le visite di personaggi istituzionali e icone come la cantante Patty Pravo, il presidente Giulio Andreotti, immortalati negli scatti in bianco e nero, testimoni di un passato ancora vivo nell’archivio della testata. Il momento più coinvolgente, come sempre, è stato l'ingresso in redazione, cuore pulsante del giornale, dove giornalisti e giornaliste delle varie sezioni del giornale lavorano ogni giorno per informare il territorio.
Spettacolare la visita agli ambienti legati alla produzione, dove ogni giorno vengono stampati dieci quotidiani: i due del Gruppo e altre otto testate nazionali. Qui campeggia la maestosa rotativa KBA, per i formati 35X40 fino a 40mila copie all’ora, spenta durante il giorno ma protagonista della notte, quando si compie la magia della stampa. Accanto, l’ambiente con la News Gossprint, la moderna rotativa a nove torri per il formato 31X44. Quindi il reparto in cui vengono composti i plichi per la consegna alle edicole da avviare alla fase di distribuzione che avviene sempre nella notte, con i furgoni che partono dallo stabilimento verso le edicole siciliane e calabresi. In un’epoca dominata dal digitale, un progetto come questo ricorda il valore e la fatica che si nascondono dietro ogni copia di giornale, realizzata e poi stampata mentre la città dorme. Un impegno quotidiano che garantisce ogni mattina al pubblico uno strumento d’informazione responsabile.
I prossimi appuntamenti del Lab il 9 e 19 maggio
Contrasto alla violenza di genere e alla disinformazione: questi i temi dei prossimi incontri di Unime Gds Lab, in programma in Ateneo. Il 9 maggio, in occasione della Giornata internazionale della libertà di informazione, si discuterà delle nuove frontiere della comunicazione, con particolare attenzione ai temi della disinformazione e della disintermediazione, mentre il 19 maggio il Lab parteciperà al corso di formazione sui temi della narrazione giornalistica dei casi di violenza di genere, anche in vista dell’entrata in vigore del nuovo codice di deontologia professionale.
Nei giorni scorsi, studentesse e studenti del Lab hanno partecipato al convegno sui dieci anni di Dico, il portale di consulenza on line promosso dal Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne: tra le relazioni, quella del prof. Paolo D’Achille, presidente dell’Accademia della Crusca. Tra le attività del Lab la lettura del giornale e la produzione di testi scritti inerenti gli eventi seguiti, con la pubblicazione sull’inserto Noi Magazine di Gazzetta del Sud.
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