
Anno 1952. Un cartello affisso all’esterno dell’ufficio postale per la ricerca di un postino. Requisiti: saper leggere e possedere una bicicletta per girare l’isola. A ricoprire quell’incarico sarà Mario Ruoppolo, con il volto appunto di Massimo Troisi. Il film “Il Postino” e Salina sono ancora oggi un rimando reciproco nell’immaginario collettivo e i luoghi resi noti da quella pellicola sono oggetto di attenzione. Lo testimonia la recente sentenza del Consiglio di giustizia amministrativa che ha stabilito il salvataggio dalla demolizione della villetta in stile eoliano, rifugio nella pellicola del poeta cileno Pablo Neruda, per «l'interesse artistico, paesaggistico e il notevole interesse pubblico».
Ma sulla seconda isola eoliana la sede di Poste Italiane continua ad essere un riferimento tant’è che nei tre uffici postali presenti, uno per ogni Comune, la società si è messa alla ricerca di un postino da assumere anche per sostituire, al bisogno, i colleghi delle altre sedi. Un posto fisso ma allo stesso tempo itinerante. Con una variante: al posto della bicicletta, scooter e traghetto. E anche in questo caso la selezione è andata a buon fine e il nuovo postino è Alfredo Benforte, 32 anni, una laurea in scienze politiche e relazioni internazionali, ma soprattutto, come il Troisi del film, tanto amore per queste isole e per Salina. Da poco tempo il neo dipendente ha preso ufficialmente servizio. In particolare a Lipari, dove ha trovato l’amore e vive con la compagna, e gli uffici postali di Salina che d’inverno conta poco più di 2mila abitanti. «Le Eolie d’inverno hanno un sapore diverso, un fascino unico che ho il privilegio di vivere tutto l’anno. Ho scelto Salina ma, come si direbbe in un film, è stata l’isola a scegliere me».
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