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Messina, la storia di Marco Giunta e del suo “Polo olivettiano”

A Roccavaldina pronto a partire il progetto finalizzato alla produzione di bioplastiche green dalle trebbie di scarto della birra. «Ci sarà anche un centro di ricerca sui mutamenti climatici»

Bioplastiche green dalle trebbie di scarto della produzione della birra del Birrificio Messina e di altri residui delle produzioni agricole del territorio come la sansa derivante dalle filiere dell’olio. E ancora lo scarto del caffè, considerando che Barbera ha avviato un partnership. Dal progetto della prima fabbrica europea sta nascendo il Polo olivettiano di Roccavaldina e di fatto una spinta propulsiva per la Sicilia.
Il progetto, capitanato da  Marco Giunta , classe 1997, della coop sociale EcosMed, emigrato di ritorno, è realtà. «Meno scarto di valore più valore allo scarto. Con questo pay-off – racconta Marco – nasce nel 2021 ecobuddy, brand di Ecosmed, finalizzato alla produzione di bioplastiche e alla sperimentazione e attuazione nel Polo di un modello innovativo di economia circolare e sociale ispirato alla visione e alle pratiche di Adriano Olivetti, figura chiave e indimenticata dello sviluppo industriale italiano della prima metà del Novecento».
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