E’ stata dedicata a Sara Campanella e a tutte le vittime di femminicidio l’undicesima edizione de La notte nazionale del liceo classico, manifestazione ideata da Rocco Schembra - ricercatore di Filologia classica all’Università di Torino e già docente del liceo Gulli e Pennisi di Acireale - sostenuto dal Ministero dell’istruzione e del merito e dall’Associazione italiana di cultura classica.
“Mediterraneo/Mediterranei: mare in mezzo alle terre, terre in mezzo al mare” il tema scelto e declinato dai giovani liceali messinesi tutto al femminile. Dal Monte di Pietà a piazza Duomo un sottile filo rosso ha legato tante riflessioni personali intessute a camei di cultura classica, come il monologo di Medea capolavoro di Euripide o Il lamento di Danae composto da Simonide di Ceo. Il rispetto della persona, l’accettazione del rifiuto, la libertà, sono valori che i grandi classici latini e greci hanno tramandato e che oggi sono accorsi in aiuto dei giovani messinesi ancora increduli, arrabbiati, tristi per l’assurda morte di Sara, amica, sorella, compagna di studi. Tra le performance, quella di Mario Centorrino che ha composto e declamato dei versi e di Valerio Pettinato in arte Babele, rispettivamente alunno ed ex alunno del Maurolico e La Farina.
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