Messina

Martedì 18 Marzo 2025

Messina, visita pastorale dell’arcivescovo Accolla all’Istituto Verona Trento - Majorana

Uno scambio di sguardi, un sorriso e la bellezza di arricchirsi dialogando e ascoltandosi reciprocamente. L’arcivescovo Giovanni Accolla ha incontrato studentesse e studenti dell’istituto d’istruzione superiore Verona Trento Majorana diretto da Simonetta Di Prima: un momento informale al di là dell’appuntamento inserito ufficialmente all’interno della visita pastorale, vissuto con grande gioia dal presule, al quale i giovani hanno riservato un’accoglienza calorosissima. Nella palestra della scuola, dove è stata allestita una vera e propria regia video a cura dell’indirizzo di grafica, mons. Accolla ha avuto modo di conoscere le numerose attività svolte da ragazze e ragazzi, frutto delle competenze acquisite lungo il percorso formativo. “Che bello incontrarvi”, ha dichiarato con quell’entusiasmo che lo caratterizza ogni volta che si accosta a giovani e giovanissimi, ai quali riconosce il merito di saper “testimoniare la gioia dello stare insieme consapevoli di essere dono per l’altro”. Sana competizione, spirito di gruppo, varietà dei carismi, inclusione: è quanto la scuola è chiamata a fare per far crescere i giovani ed è questo che l’arcivescovo ha sottolineato nel suo intervento, esortandoli a “coltivare non solo i saperi, ma anche valori etici e morali, per essere cittadini responsabili e consapevoli”. Accolto dalla vicepreside Eliana Bottari insieme gruppo dei docenti di religione, e accompagnato da parroci delle comunità di San Nicolò all’Arcivescovado mons. Letterio Gulletta e Sant’Andrea Avellino fra Alberto Foti, Accolla parlato ai ragazzi del valore dell’istruzione, quale “strumento di emancipazione”, incoraggiandoli a perseguire i propri sogni con passione e determinazione, senza rinunciare mai a stupirsi per tutto ciò che li circonda”. L’arcivescovo ha risposto alle domande che gli sono state rivolte dagli studenti, a partire da Matteo Longo Minnolo che ha voluto sapere come fosse la sua vita prima di scoprire la vocazione, spiegando di essere stato un bambino e un adolescente come tutti gli altri, “monello, curioso e creativo”. Come ha sottolineato la prof. Bottari l’incontro dell’arcivescovo con la comunità scolastica del Verona Trento Majorana rappresenta “un importante punto di partenza nel percorso formativo dei giovani che tenga conto non solo delle competenze specifiche, ma anche degli aspetti umani e spirituali”; questo nel rispetto di tutti gli orientamenti religiosi perché la scuola, pur se laica, riveste un ruolo fondamentale alla pari della famiglia e della chiesa, nell’educazione integrale della persona.

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