Con un cerimoniale ricco di impegni militari, culturali e benefici è stata celebrata, a Messina, la ricorrenza del 335° anniversario della fondazione della Brigata Meccanizzata “Aosta”.
Il programma ha avuto inizio al Palacultura “Antonello da Messina”, con un concerto di beneficenza tenuto dalla Banda della Brigata “Aosta”, integrata da elementi della Fanfara del 6° Reggimento Bersaglieri e del Conservatorio “Arcangelo Corelli”. L’evento, organizzato in collaborazione con i club Kiwanis della Divisione 1 “Sicilia dei Due Mari Valdemone”, ha permesso di raccogliere fondi da destinare alle strutture sanitarie messinesi.
Successivamente, il Procuratore Capo della Repubblica Antonio D’Amato, ex-allievo della Scuola Militare “Nunziatella”, ha tenuto una conferenza rivolta agli studenti liceali di Messina sul tema della legalità, a tutela della quale l’Esercito Italiano è da sempre impegnato con la salvaguardia delle Istituzioni del Paese.
Infine, si è svolta la cerimonia militare presso la caserma “Crisafulli-Zuccarello”, alla presenza del Generale di Divisione Maurizio Taffuri, Comandante dell’Area Territoriale del Comando Forze Operative Sud e già Comandante della Brigata, e del Comandante della Brigata ’”Aosta”, Generale di Brigata Pasquale Spanò, che nel suo intervento ha evidenziato il ruolo cruciale della Grande Unità, non solo nel contesto sociale siciliano ma, più in generale, quale assetto di assoluto rilievo per l’assolvimento dei compiti istituzionali della Forza Armata.
La Brigata Meccanizzata “Aosta”, che trae le proprie origini nel 1690 all’epoca del Regio Esercito di Sardegna, ha una configurazione pluriarma e si compone di due reggimenti di fanteria, uno bersaglieri, uno di cavalleria, uno d'artiglieria, uno del genio, uno logistico e un Reparto Comando e Supporti Tattici, dislocati nelle sedi di Messina, Catania, Palermo e Trapani.
Messina in festa per il 335° anniversario della Brigata “Aosta”
La Grande Unità dell’Esercito Italiano celebra la propria costituzione con eventi culturali e benefici a favore della collettività
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