Un caso di "buona sanità" che il figlio di una coppia di anziani, tenendo l'anonimato, sottolinea scrivendo una lettera al direttore sanitario del IRCCS Centro Neurolesi Bonino Pulejo rimarcando la professionalità di una dottoressa in servizio. In occasione di una visita dell'anziana madre, la dottoressa in servizio all'ospedale Piemonte si accorgeva tempestivamente di un malessere del padre che l'aveva acompagnata il quale, se non fosse stato soccorso per tempo, avrebbe potuto perdere la vita. Ecco la la lettera che il figlio ha indirizzato
La lettera
Esimio direttore, le scrivo per rappresentare un episodio di buona sanita riscontrata all'ospedale Piemonte di Messina.
Il 21 gennaio scorso la dottoressa Angela Marra, neurologa dell'IRCCS Centro Neurolesi Bonino Pulejo, mentre stava visitando mia madre, affetta da demenza senile grave, si è accorta che mio padre, che il quel frangente si trovava in quell'ambulatorio per avere accompagnato mamma, aveva un serio problema di salute. Infatti nel sentire costui respirare in maniera non naturale e riscontrando un gonfiore anomalo alle caviglie, la dottoressa, con elevata professionalità e senso del dovere, dopo aver affidato mia madre alla psicologa presente in ambulatorio, di sua iniziativa e senza farsi aiutare da alcun infermiere o personale preposto, munendosi di una sedia a rotelle, ha accompagnato papà al Pronto Soccorso, riferendo ai colleghi di turno quale fosse la sua ipotesi sullo stato di salute di mio padre. Ipotesi confermata successivamente all'esito degli esami diagnostici e clinici espletati. Immediatamente dopo, mio padre è stato trasferito d'urgenza presso il reparto di Cardiologia con UTIC del Piemonte, dove attualmente si trova ricoverato per uno scompenso cardiaco ed un importante versamento pleurico. Cosi come riferitomi da uno dei medici in servizio, se fossero trascorse ulteriori 24 ore, mio padre sarebbe deceduto.
Mi consenta di affermare che è solo grazie all'immediato intervento della dottoressa Marra che oggi mio padre è ancora vivo. A voi tutti e al personale medico dell'IRCCS il mio più sentito ringraziamento e l'immensa mia riconoscenza per avergli salvato la vita.
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