In Sicilia una vendemmia molto lunga, a Messina si tirano le somme. I produttori: "C'è un calo ma la qualità è altissima"
A Messina, l’unica provincia che vanta tre DOC (Faro, Malvasia delle Lipari, Mamertino) tra la terraferma e le isole Eolie, due versanti (Mar Ionio e Mar Tirreno) si tirano le somme di questa annata. «E' stata una vendemmia difficile ma senza alcun impatto sulla qualità delle uve, che è eccellente. Le piogge di agosto e settembre e la presenza di verde e boschi nell’area dei Nebrodi hanno avvantaggiato la produzione. Ci aspettiamo dei rossi freschi con una buona complessità e struttura. Tra i vitigni che hanno reagito meglio alla siccità: il Nocera, perchè robusto, ma anche il Nerello mascalese e il Nerello Cappuccio», ha sottolineato Enza La Fauci, presidente del Consorzio Faro Doc. «Il calo è in media del 20-30 per cento - continua Flora Mondello, presidente della Doc Mamertino - La qualità è senza dubbio indiscutibile: ci aspettiamo rossi eleganti e bianchi profumati». Nelle isole Eolie, il Consorzio Malvasia delle Lipari conferma il dato siciliano del calo produttivo: -20-30%. «Una vendemmia di qualità - commenta Mauro Pollastri, presidente del Consorzio Malvasia delle Lipari - con bianchi dal profilo organolettico che punta su aromaticità, intensità, persistenza e dal lungo invecchiamento». «A Pantelleria, nell’isola più vicino all’Africa, si stima un calo produttivo del 40% rispetto alla vendemmia dello scorso anno. Nella maggior parte dei vigneti, la vendemmia dello Zibibbo è iniziata e si è conclusa in anticipo di circa una settimana. Sono state raccolte uve sane e ben mature, caratterizzate da una qualità più che buona con punte di eccellenza», commenta Benedetto Renda, presidente Consorzio Pantelleria Doc che vanta 406 ettari vitati e 322 viticoltori.