Anche l'Azione Cattolica messinese contro il dimezzamento delle quote di genere nelle giunte comunali siciliane
L’Azione Cattolica diocesana messinese fa proprio e rende noto il comunicato diffuso dalla Delegazione regionale siciliana, relativo al dimezzamento delle quote di genere in seno alle giunte comunali. “Riconoscere adeguatamente l’apporto delle donne in ogni contesto è uno dei temi che la stessa Chiesa italiana intende approfondire nel solco del cammino sinodale che sta compiendo. Meraviglia, pertanto, che, proprio nel più alto consesso politico siciliano, venga messa in discussione la presenza delle donne nelle giunte comunali, proponendo di abbassare la percentuale di presenza delle stesse dal 40% al 20%. Non si tratta semplicemente di affermare un principio di parità di genere ma, al contrario, di riconoscere, anche nella politica, che ricordiamo è e resta la più alta forma di carità, il ruolo importante della donna, che anche all’interno della comunità ecclesiale è sempre più protagonista. La nostra stessa Costituzione, all’art. 3, comma secondo, sancisce il principio di uguaglianza sostanziale, in base al quale ‘è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di carattere economico e sociale che, limitando di fatto, la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori dall’organizzazione politica, economica e sociale del Paese’. Anche in questa ottica costituzionale, è auspicabile da parte di tutte le forze politiche una riflessione, in relazione alla scelta politica sopra richiamata”, si legge nel comunicato. Il presidente dell’AC messinese Alberto Randazzo ribadisce la mission associativa, sottolineando l’attenzione ai bisogni del territorio attraverso un impegno concreto in seno alla società: “Il bene comune è da sempre uno degli obiettivi che caratterizza il nostro impegno in seno alla chiesa locale. Oggi più che mai siamo chiamati a dare nuovo vigore e slancio all’impegno dei laici nella realtà locale”.