Il 79enne fisico messinese Michele Parrinello, sarebbe nella rosa dei nomi per il Nobel della Chimica che verrà annunciato questa mattina. Lo ipotizza l’Università della Svizzera Italiana (USI) che ha intervistato lo scienziato, professore emerito di Scienza computazionale della stessa USI e dell’ETH Zurich in attesa dell’annuncio dell’Accademia Reale Svedese delle Scienze.
Circa 40 anni fa, quando la SISSA di Trieste era insediata nel campus di Miramare, Parrinello, con un altro ex professore, Roberto Car, sviluppò un metodo rivoluzionario per le simulazioni numeriche al computer, grazie al quale potrebbe, o potrebbero, ricevere il Nobel.
«È un evento possibile - ha detto Parrinello nel corso dell’intervista - ma la probabilità che succeda è tutta da vedere perché l’Accademia tiene segreto il nome fino all’ultimo».
Recentemente è stato inserito nella lista dei Citation Laureates 2024, onorificenza che spesso anticipa futuri vincitori del Premio Nobel.
«Non ho mai pensato al Nobel - ha spiegato - ho cominciato la mia carriera accademica, dopo la laurea a Bologna, all’Università di Messina (prima come borsista del Cnr, dal 1970 al 1971, e quindi come docente dal 1972 al 1977, ndc). Poi abbiamo prodotto buone ricerche e ci siamo portati avanti. Chimica computazionale: i processi chimici si possono studiare in laboratorio con provette. Ma la teoria, computazionale, si può fare esperimenti utilizzando il computer. Il nostro contributo è stato sviluppare metodi sempre più potenti per simulazioni in maniera più realistica possibile».
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