Messina

Venerdì 04 Ottobre 2024

La Sicilia ad Assisi: anche la chiesa di Messina rende omaggio a San Francesco

C’è anche una nutrita delegazione messinese (circa 50 persone) tra i 2mila pellegrini siciliani giunti ad Assisi dalla Sicilia per l’offerta dell’olio che alimenta la lampada che arde perpetuamente davanti alla tomba di San Francesco, una tradizione che ogni anno vede protagoniste le varie regioni italiane, le quali, a rotazione, hanno l’onore di esprimere il loro legame con il messaggio francescano, in occasione della festa del Santo patrono d’Italia.

A capo della compagine siciliana che torna dopo 21 anni, il presidente della Regione Renato Schifani e il presidente della Conferenza episcopale siciliana Antonino Raspanti; ogni diocesi è presente insieme ai vescovi e ad alcuni sacerdoti. Dalla città dello Stretto, guidati dall’arcivescovo Giovanni Accolla e dal vescovo ausiliare Cesare Di Pietro, sono arrivati i giovani della Gifra (Gioventù francescana) di Barcellona Pozzo di Gotto con tre frati e quella di San Filippo del Mela con il parroco della comunità don Enrico Mortillaro, che ha avuto l’onore di rappresentare anche l’amministrazione comunale con il gonfalone.

Tra i momenti salienti della vigilia, la veglia nella basilica di Santa Maria degli Angeli. Stamattina la messa solenne nella basilica di San Francesco presieduta da mons. Antonino Raspanti e concelebrata dai vescovi delle diocesi siciliane.

Il pellegrinaggio, nell’ambito della manifestazione “Custodi di bellezza accendiamo la speranza”, oltre alla confezione simbolica dell’olio prodotto nel Giardino della memoria quale simbolo della lotta contro tutte le mafie, le chiese dell’Isola hanno donato altri mille litri di olio, mentre la Regione ha donato 20mila euro per il restauro di due opere d’arte.

“Il pellegrinaggio ad Assisi - ha detto Raspanti - in un periodo di grande incertezza globale, non è solo un evento spirituale, ma un’opportunità per riflettere e promuovere i valori che San Francesco ha incarnato, valori che ancora oggi risuonano con forza e urgenza. Assisi ed il Mediterraneo, che bagna la nostra Isola, sono segno di dialogo ed incontro. Siamo chiamati, quindi, a promuovere l’accoglienza, la comprensione ed il confronto reciproco, in un mondo spesso diviso”.

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