«Di una cosa sono sicuro. Ho la sindrome dello scoglio o meglio l'attaccamento viscerale verso la mia isola. Amore che non ho mai nascosto». Antonello Cincotta, liparoto doc, classe1987, consulente finanziario, ha studiato nella città dello Stretto e Milano poi, riempito il bagaglio di esperienza fuori, e deciso con convinzione di tornare a casa per dare vita ad un progetto titanico: riportare la coltivazione dei grani antichi a Lipari. «Tutto nasce – racconta – da un desiderio: recuperare una delle zone più vocate di Lipari, a detta dei nostri nonni, alla coltivazione del grano: Piano Grande, Chiani Ranni, nella frazione di Pianoconte. Circa sei ettari, tutti insieme, e che fino a qualche anno fa erano pieni di rovi e sterpaglie. Ma ad essere onesti ha vinto il lavoro di squadra e dobbiamo ringraziare la disponibilità di tutti i proprietari dei terreni, ben cinquanta, che ci hanno concesso la possibilità di iniziare questa avventura e dare una nuova vita anche alla nostra terra di famiglia che gridava riscatto». Un sogno ad occhi aperti ritornare a mangiare il pane e la pasta fatta con la farina prodotta alle isole dopo decenni di nulla. Che si è concretizzato in “Integrale- grano and more”. «Inizialmente abbiamo riportato in auge la coltivazione dei capperi dop, un simbolo eoliano, – continua – poi abbiamo pensato non ai grani antichi semplicemente, ma a quelli di Lipari, e abbiamo recuperato da dei mazzetti che mio nonno aveva come ornamento nella sua cucina 2 varietà di grano tenero e 1 di grano duro. La cosa pazzesca? L'effetto domino e le richieste di chi diceva “Ho questo pezzo di terreno perché non lo coltivate?”. E da un punto di vista paesaggistico abbiamo recuperato anche una grande zona e vedere a giugno questa prateria dorata è davvero un colpo d occhio. Successivamente abbiamo trasformato degli immobili piccoli in dei laboratori dove anche un mulino a pietra ». Altro punto vincente in “Integrale grano and more”? Le mani che si intrecciano perché, assieme all'azienda agricola Mandarano, ha collaborato la Famiglia Russo che ha messo a disposizione con abnegazione enorme tutti i mezzi, ruspe e trattori, per pulire i terreni. «Mariano e Eleonora sono eccezionali. Come lo è anche mio fratello Francesco, geometra, che ha fatto la sua parte. Oggi andiamo avanti con gioia – ricorda Antonello con entusiasmo – cercando di recuperare anche una vocazione turistica. Quest'anno abbiamo portato cinquanta albergatori nel nostro regno per fare un aperitivo e sono rimasti tutti entusiasti e da lì sono partite tantissime idee che pian piano vogliamo concretizzare». Sogni nel cassetto? «Fare un percorso di degustazione con prodotti molto semplici. Abbiamo una casetta da riprendere in mezzo al nulla che si affaccia su Salina, Filucudi e Alicudi e che offre dei tramonti mozzafiato. Un luogo incantato dove molte persone vanno a fare trekking e vicina alla coltivazione del grano. E vorremmo anche produrre birra fatto con il grano di lipari e i capperi e vediamo se il mastro birraio riuscirà a tradurre questo pensiero». Sullo sfondo appare una grande donna, la mamma del giovane Antonello, donna Pietrina protagonista anche di alcune puntate di Linea Blu, una donna semplice e pragmatica, ma soprattutto una grande lavoratrice, che ha appoggiato sin da subito questo progetto assieme al marito Pino. «Mamma è coraggio e determinazione . Con lei abbiamo anche scritto – il racconto si tinge di Sicilia fiera –un piccolo opuscolo “Pensieri Brevi” una raccolta di tutti i detti antichi eoliani , quelli di nostra conoscenza, che venivano anche cantati nei campi per alleviare la fatica. Lei è anche un abile raccoglitrice di capperi, che tutti noi vogliamo battere ma alla fine è quella che ne raccoglie di più e ancora soprattutto quella persona che sa trasformare i nostri prodotti in ottime pietanze. In cuor suo ha un solo rammarico quello di non essere potuta andare a scuola ma in vita sua ha fatto tanto per il suo territorio, trasformando la sua passione in una rarità preziosa deliziando anche molti palati quando era dietro ai fornelli di un agriturismo». Antonello Cincotta recentemente nominato portavoce della comunità dei “Grani Antichi delle Isole Eolie”, prima di congedarsi lancia un messaggio alle nuove generazioni: «Ognuno di noi – conclude – ha una vocazione e le difficoltà si trovano in qualsiasi campo. Credo sia davvero importante però fare quella cosa che la mattina ci fa sorridere. Ogni giorno basta mettere una goccia verso l'obiettivo. Certo, il mio obiettivo va avanti anche grazie a mia moglie Luana».