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Dalla sabbia alle conchiglie: l'arte "naturale" del messinese Gabriele Bonavera per raccontare la Sicilia

«L’Arte mi ha permesso di dare forma alle mie idee ed è tuttora il mezzo con cui condivido con gli altri la mia essenza più autentica». Gabriele Bonavera, classe 1984, “graphic designer” ma in linea generale artista, già protagonista delle nostre pagine, ha lasciato la sua terra per cercare di realizzarsi altrove ma la sua Sicilia irrompe sempre prepotentemente. Ispirando nuovi progetti. «Dopo aver vissuto in diverse città italiane – racconta – adesso lavoro a Milano nel settore del lusso come “graphic designer” per "Acqua di Parma".

Una vera fortuna fare ciò per cui ho studiato e poter esprimere la mia creatività in un grande gruppo del lusso internazionale. Il mio lavoro è poi accompagnato dalla mia attività artistica che porto avanti sin dall’età di 3 anni, il momento in cui ho fatto il mio primo ritratto firmato e dai miei workshop di arte astratta, con cui aiuto le persone ad esprimere il loro potenziale creativo e la propria unicità. Insomma, credo che se dovessi identificare un momento preciso in cui ho capito la potenza enorme dell’arte è stato quando attraverso il disegno potevo realizzare visivamente qualsiasi cosa potevo immaginare».

Il talento messinese da piccolo ha allenato sempre la fantasia, gli inizi un classico come molti percorsi: copiando molto, fino a trovare un suo stile personale. Ultimo progetto? Un bellissimo tributo alle origini e alla nostra terra raccontata attraverso dieci opere astratte materiche: «Il progetto Isola è quello che più racconta il mio legame con la Sicilia, che si fa sempre più forte con il tempo e con la distanza. In ogni viaggio di ritorno il mare è sempre stato per me una tappa fissa. Sono ammaliato da ogni onda, dai colori della sabbia e dagli oggetti naturali lasciati dopo le mareggiate. Volevo trovare un modo di utilizzare quegli oggetti come strumenti per fare arte e al tempo stesso raccontare la loro storia e le suggestioni che portano dentro. Ho incominciato quindi ad utilizzarli come veri e propri strumenti artistici per modellare il gesso e l’argilla, creando opere astratte con acrilico e gesso modellandoli con gli oggetti più svariati: pietre vulcaniche, ossi di seppia, conchiglie, legni. Dieci racconti che attraverso l’oggetto con cui li ho realizzati evocano immagini diverse nella mente di ciascun osservatore. Questo progetto è stato per me il mio modo di valorizzare casa».

E in Lombardia il pubblico ha apprezzato: «Sono stato molto colpito dalla reazione che la presentazione ha avuto a Milano, allo Studio And, lo studio d’arte in cui l’ho esposto e con cui collaboro. Credo che parte di questa reazione positiva sia stata dovuta alla tematica stessa del progetto, cioè il legame e la valorizzazione della propria terra e delle proprie origini. Sono immagini forti che può fare proprie chiunque abbia a cuore le sue origini legate a un territorio. Ho parlato a modo mio di bellezza della mia terra, di fascino dell’imperfezione data dalla natura, di legame con le proprie origini dato dalla semplicità. Tutti temi molto condivisibili e personali».

Ma un altra cosa ha acceso entusiasmo, grazie alla presentazione di questo progetto è nato un nuovo workshop di espressione visiva dove Gabriele ha fatto sperimentare ai partecipanti la creazione di un’opera astratta con l’argilla e uno degli strumenti naturali raccolti sulle spiagge del suo mare. «È stata una bellissima occasione di legame e di autentica espressione creativa delle persone che vi hanno partecipato – ricorda – e abbiamo già in programma di tenerne degli altri per tutto l’anno in corso. 
Ovviamente per me sarebbe bellissimo poter presentare il progetto Isola dal vivo anche qui a Messina, la mia città, e contribuire a rendere le persone che ci vivono consci della bellezza e della potenzialità creativa che la nostra terra può esprimere. Questa consapevolezza, sono certo, gioverebbe moltissimo alla nostra terra guardando al futuro».

E altre idee sono maturate al sole, in vacanza, in questo agosto 2024: « Stare in spiaggia e nuotare tra i fondali è qualcosa che mi fa toccare con tutti sensi la bellezza e l’energia delle mie origini e mi fornisce stimoli creativi sempre nuovi.
 Il progetto dei “Pesci di Pietra” è nato questa estate sulle spiagge di Sant’Agata con l’idea di sensibilizzare le persone sull’importanza e la bellezza della fauna marina del nostro mare. Per farlo ho utilizzato i materiali messi a disposizione dalla spiaggia per fare arte e condividerla liberamente e gratuitamente. Avevo in mente una sorta di galleria libera a cielo aperto e mi serviva un soggetto attinente al mare e molto vario. Quale idea migliore se non quella di riempire il mare e la spiaggia di pesci? Ho iniziato così a disegnarne di vari tipi sulle pietre piatte che trovavo sulla spiaggia, ispirato dalle tante varietà che trovavo nelle mie nuotate sott’acqua e dal desiderio di condividere quella varietà con quante più persone possibile. Così li disegnavo sul momento, li lasciavo sulla spiaggia, sugli scogli o sott’acqua vicino alla riva e in poco tempo è accaduto qualcosa di bello: le persone hanno incominciato a raccogliere tutte le pietre che puntualmente spargevo in giro e qualcuno mi lasciava dei messaggi di ringraziamento anch’essi scritti sulle pietre. 
È stato un modo di condividere e far circolare liberamente la mia arte sfruttando ancora una volta i materiali che la mia terra mi ha fornito e integrandoli nell’ambiente stesso. Questo semplice gesto è stato il mio modo di attirare l’attenzione sulle creature marine che popolano il mio mare e al tempo stesso ha contribuito a diffondere delle sensazioni positive alle persone che mi sono state attorno».

E tanti sono i sogni nel cassetto: «Realizzare un’opera e venderla è una sensazione stupenda – conclude – per me ma lo è ancora di più utilizzare la mia arte e la mia creatività per contribuire a realizzare un cambiamento nella mente e nell’anima della gente. Credo profondamente che l’Arte sia un vero e proprio linguaggio che tutti noi abbiamo a disposizione per comunicare tra noi ad un livello superiore e con il mio lavoro voglio rendere questa mia idea sempre più concreta. Invito tutti a seguirmi sul mio sito e sulla mia pagina Instagram per vedere i miei lavori. La mia speranza è quella di contribuire attraverso la mia arte a realizzare un cambiamento nella mente e nell’anima delle persone».

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