Un amarcord estivo: 40 anni fa a Messina e dintorni, attraverso le pagine del nostro giornale…
Il 25 luglio, “seimila in estasi” per Pino Daniele il “profeta del soul mediterraneo”, come titolava la “Gazzetta del Sud”, con gli articoli di Mento e Primerano, che raccontano del primo concerto del grande cantante napoletano all’Arena Libertà, l’ex Gasometro, che ospitò per qualche tempo eventi e concerti, poi per anni cadde nel degrado e nell’abbandono e che soltanto da poco è stata trasformata in nuovo parcheggio di interscambio.
A Spartà si tiene la kermesse “Donna del Mediterraneo” condotta da Nuccio Costa, messinese “doc”. E un altro messinese illustre, Enrico Vinci, viene nominato direttore del Gabinetto del presidente del Parlamento europeo.
Il 3 agosto del 1984 si svolge la solenne benedizione della nuova chiesa dei Miracoli, a ridosso di villa Dante. A 90 anni muore “Don Giovannino”, l’erborista di via Consolato del mare, a ridosso del Municipio, uno degli ultimi maestri dell’arte delle erbe per lenire e curare sofferenze e malattie in modo naturale.
Intanto, il “mago della salsiccia” Spadaro, zona Don Bosco, fa sapere che chiude temporaneamente «in quanto i messinesi non amano la carne di maiale in estate»…
La città, però, vive anche un respiro internazionale, con il direttore della Gazzetta del Sud, Nino Calarco che accoglie nei locali del quotidiano l’ambasciatore polacco Emil Wojtaszek, il quale per la prima volta è ospite in Fiera nell’ambito dell’apertura a Occidente del Paese di Papa Giovanni Paolo II. Fu un evento non di poco conto, se si pensa che il Muro di Berlino sarebbe crollato soltanto nel 1989. Erano quelli gli ultimi anni di splendore della Fiera Campionaria internazionale, avviata poi verso l’inarrestabile declino, culminato soprattutto negli anni Novanta del secolo scorso. Una Fiera che ha scritto la Storia messinese ma che, poi, non è riuscita ad adeguarsi alle sfide sempre più specializzate e concorrenziali dei nuovi tempi.
Nelle pagine della Cronaca, scoviamo la testimonianza storica, raccolta da Mario Cavaleri, di Giuseppe Arena, lo chef di bordo di Torre Faro dell’Andrea Doria, il transatlantico, naufragato nel luglio 1956.
E poi talenti messinesi sugli scudi: si segnala, infatti, il successo del pianista di dieci anni Rolando Alessio Bolognino, allievo di Nicolosi, e della poetessa Maria Lanza premiata a Venezia. Si tiene anche la cerimonia per le prime venti lauree del corso di Odontoiatria della Facoltà di Medicina e Chirurgia a cinque anni dalla sua istituzione, mentre il prof. Clemente Pullè pubblica il suo “Manuale di ostetricia”, recensito da Italia Cicciò.
A Villa Mazzini si svolge la cinekermesse su “guerra e pace”. Mentre il “Galà del folkore” animato da Lillo Alessandro diventa itinerante partendo da Rometta e si conclude in città con Otello Profazio, con “I Cariddi” che organizzano la festa dei carrettini siciliani.
Quel ricordo di 40 anni fa a Messina: tra Pino Daniele, il “mago della salsiccia” e la Polonia in Fiera
Un amarcord estivo leggendo le pagine della collezione di Gazzetta del Sud
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