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Panarea, un'area marina protetta sulla rotta dei delfini

Un gruppo di volontari ha percorso a nuoto 7,7 chilometri attorno all’isola. Iniziativa di sensibilizzazione promossa dal “Filicudi Wildlife conservation”

«Un'altra grande impresa si è compiuta per la salvaguardia del mare eoliano nell'ambito del progetto “Eolie a nuoto: sulla rotta dei delfini”». Lo afferma la biologa Monica Blasi, presidente di Filicudi Wildlife conservation, a conclusione di quella che è stata, nel mare di Panarea, la quinta tappa dell’iniziativa che dal 2020 si sviluppa attraverso le isole dell’arcipelago. Del gruppo di nuotatori hanno fatto parte, tra gli altri, oltre alla Blasi, Giulia Noera, campionessa italiana in carica nei 50/100 stile libero e 50 farfalla, Stefano Salvatori, dell’Istituto superiore per la ricerca ambientale, e Enza Spadoni, dottoressa della scuola superiore Sant’Anna di Pisa. «Con questo fantastico gruppo di nuotatori – evidenzia la Blasi – abbiamo nuotato intorno a Panarea per circa 7,7 chilometri, senza mai fermarci. È stata dura con la corrente a sfavore in alcuni tratti e la temperatura dell'acqua ancora sotto le medie stagionali, ma la fatica è stata ripagata dall'avvistamento di un gruppo di 10 tursiopi proprio nelle acque della nuotata».

Ricordiamo che l’iniziativa dell’associazione filicudara si tiene in collaborazione con associazioni sportive e fondazioni e rientra nell’ambito del progetto europeo “Life Delfi” a guida Cnr, il Consiglio Nazionale delle Ricerche. Il progetto prevede sia attività di ricerca e monitoraggio dei delfini nelle varie aree di studio; promuovere la salvaguardia e la tutela del mare e in particolare la rotta dei delfini e delle tartarughe marine che ogni anno attraversano queste acque, andando incontro a pericoli che ne mettono a rischio la loro sopravvivenza; coinvolgere gli operatori del settore della pesca per portare avanti attività concrete di conservazione, contribuendo alla transizione verso un modello di pesca più sostenibile, sia campagne di sensibilizzazione. La tappa di Panarea, in questo senso, si poneva un obiettivo: richiedere l’istituzione di un’area marina protetta.

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