È già vigilia di esami di maturità. La scuola è finita per tutti venerdì scorso, unica eccezione i ragazzi del quinto anno che hanno l’ultimo ( e in molti casi anche il primo vero della loro vita di studenti) scoglio, prima del diploma. Lo spauracchio di molti, il ricordo indelebile di tutti perché nessuno può dimenticare quella tensione, quel brivido che corre la mattina prima dello scritto, o in attesa di sedersi per l’orale quando sembra che tutto quello studio, tutti quei concetti siano spariti, finiti chissà dove. E allora, a poco più di una settimana dall’avvio degli esami, si intensifica la preparazione, si affinano le armi, si ripassa ogni cosa per cercare di arrivare al meglio all’appuntamento. Certo, c’è chi punta al massimo e indubitabilmente, nell’ultimo periodo, i “100” sono diventati più frequenti. Ma c’è anche chi sa che non può raggiungere quelle vette ma sa che può dare un bella scossa alla sua base di partenza se fa percorso netto nelle tre prove che lo attendono. I numeri a Messina In città e in provincia le cifre sono quelle di un piccolo esercito. Saranno infatti 5.217 gli studenti interni che si misureranno con la Maturità. Si tratta di cifre ancora da prendere con il beneficio dell’inventario perché in alcune scuole gli scrutini devono essere ancora completati e quindi potrebbe esserci qualche defezione dell’ultimo istante dovuta alla mancata ammissione di qualche giovane. In realtà l’esercito sarà ancora più grosso visto che agli studenti interni si uniranno anche quelli esterni che saranno (sempre in maniera ancora non definitiva) 283. In più in provincia di Messina faranno i loro esami 4 studenti provenienti da altra Regione, 6 da altre province siciliane e ci sono da registrare 10 domande non ammesse. Il totale a questo punto diventa, ad oggi, 5.510. Le classi interessate in tutto il territorio provinciale saranno 315. Ma, ovviamente, non ci sono solo gli studenti interessati alla maratona della Maturità. Anche gli insegnanti sono chiamati al delicato ruolo di giudicare il triennio di questi giovani e vederli spiccare il volo verso il mondo accademico o del lavoro. Alcuni, i membri interni sanno già tutto di loro. Quelli esterni, li “peseranno” con l’oggettività di chi è terzo.