Messina

Lunedì 25 Novembre 2024

Messina, si sposa il nipote di Don Minico e festeggia con la mitica pagnotta alla disgraziata

Matrimonio  celebrato all'insegna della tradizione e dell'originalità nel cuore dei Peloritani, "alle 4 strade" reso famoso dalla presenza della Casa di Cura Don Minico. Qui Domenico, il nipote che porta il nome dello storico personaggio, inventore della pagnotta alla disgraziata, si è unito in matrimonio con Irene decidendo di festeggiare con amici e parenti mettendo al centro la prelibatezza della casa La coppia ha scelto una "torta nuziale" davvero particolare: la celebre Pagnotta alla Disgraziata che ha letteralmente infiammato la cerimonia grazie al suo peperoncino piccante, simbolo di una passione che promette di ardere nel tempo, portando gioia e felicità ad un "matrimonio alla disgraziata", come  è stato postato da papà Paolo Mazza sul suo profilo Facebook . "La Casa di Cura Don Minico, insieme agli sposi, desidera ringraziare il proprio staff e tutti coloro che hanno collaborato per rendere indimenticabile il "ricovero enogastronomico" degli ospiti. Un ringraziamento speciale va a Gran Mirci catering e Monica Pirrone eventi, per aver contribuito a trasformare questa giornata in un momento di festa e convivialità unico nel suo genere", si legge del post del raggiante Paolo Mazza, degno continuatore della tradizione di famiglia. (Photo credits Carlo Arcidiacono Karmictale Wedding)

La pagnotta alla disgraziata

Si tratta di una pagnotta di farina di frumento condita con gli elementi della tradizione messinese dei prodotti sott’olio, cioè un misto di verdure locali conservate secondo i metodi della tradizione peloritana. La notorietà della Pagnotta alla Disgraziata dopo aver ottenuto riconoscimenti nazionali ed essere stato inserito nella Guida Michelin e nella Guida del Touring Club Italiano, è arrivata anche oltreoceano, in America ed Australia. I prodotti sott’olio costituiscono la base del Panino alla Disgraziata, ma non sono gli unici ingredienti, a questi Don Minico ha deciso di aggiungere un simbolo del legame con i Peloritani, cioè formaggio semistagionato prodotto dai pascoli dei Peloritani. Non potevano mancare gli affettati rappresentati dal salame locale a grana media. Tutti gli ingredienti sono armonizzati dagli aromi naturali delle conserve tradizionali, tra i quali alloro, finocchietto selvatico, aglio, origano, qualche cappero ed una buona dose di peperoncino rosso piccante, l’ingrediente chiave che giustifica il nome della pietanza. Ingredienti Olive schiacciate, melanzane sott’olio, carciofini sott’olio, pomodori secchi, pecorino pepato, salame nostrale, aromi naturali.  

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