Quarantatré città collegate al ritmo della pedalata: la 36° edizione di “Bicincittà” conferma la voglia di tanti messinesi di vivere le bellezze della propria città dalle due ruote, per un passione che ha unito la penisola da Aosta a Messina, passando per Campobasso, Reggio Calabria, Trento, Alessandria, Taranto o Rimini.
Circa 400 gli appassionati che hanno invaso festosamente le vie della città, attraverso un percorso che, partendo da piazza Duomo alle 9,30 e dipanandosi lungo le vie del centro, ha visto il primo gruppo rientrare nella stessa piazza Duomo dopo 4 km attraversando Largo San Giacomo. Diciotto, invece, i chilometri percorsi dai più “sportivi” che, dopo essersi separati dal primo gruppo su via Garibaldi, hanno pedalato fino a piazza Castronovo, ripercorrendo il suggestivo “perimetro” lungo i portici compiuto dal Giro d’Italia nel 2017. Da qui corsa fino a via Catania e ritorno alla base passando da Maregrosso, via La Farina, Cesare Battisti e I Settembre.
Pochissime le raccomandazioni per la passeggiata non agonistica: “protetti” dal corpo dei vigili urbani e dai membri di Accir, ai ciclisti è stato suggerito semplicemente di… “Stare attenti ai cordoli!”. Un paradosso se si pensa che nelle consuetudine del traffico cittadino, quelle installazioni servono per proteggere.
Organizzatori del Bicincittà che possono comunque ritenersi assolutamente soddisfatti sulla buona riuscita della manifestazione: «Aspettiamo “Bicincittà” anno dopo anno con trepidazione - dice il presidente provinciale dell’Uisp Santino Cannavò -, ma questa edizione ha risvolti ancora più importanti. Siamo davvero in tanti, ci sono due organizzazioni e ringrazio l’Airc per aver condiviso con noi questo spazio pubblico, che sempre di più ha bisogno di essere partecipato dalle associazioni, in particolar modo da quelle che si interessano del bene collettivo. Oggi abbiamo da un lato il tema del movimento, dei sani stili di vita, della mobilità e dall’altro quella della salute. Aspetti fondamentali e uniti dagli stessi principi. Ringrazio - conclude Cannavò - anche l’amministrazione comunale (però assente, n.d.r.), il sindaco Basile, l’assessore Finocchiaro, il dipartimento della mobilità e tutti quelli che ci hanno dato una mano, come il corpo dei vigili urbani e i nostri partner storici. La Croce Rossa Italiana, l’Accir, l’Asd Lupi dei Peloritani e la Team Bike»
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