Una scarpa, bottiglie, pezzi di ferro, perfino uno scaldacollo. C’era di tutto sulla spiaggia del villaggio S. Agata che è stata ripulita su iniziativa di Legambiente dei Peloritani. Di buon mattino alcuni volontari hanno rastrellato un lungo tratto all’altezza dell’ex mini autodromo, raccogliendo numerosi rifiuti.
Oltre alle solite bottiglie di plastica, sul litorale sono stati trovati anche una scarpa da uomo, pezzi di vetro, sbarre di ferro arrugginito e parecchie bottiglie di birra e spumante, residuo di qualche festeggiamento oltre a resti di falò notturni. I volontari che indossavano guanti e cappellino, hanno raccolto manualmente i rifiuti riempiendo diversi sacchetti di indifferenziata che poi è stata consegnata a Messina servizi bene comune.
Si è trattato di un primo intervento che dovrà essere seguito da altri anche più incisivi. «L’iniziativa si inserisce nell’”Operazione spiagge e fondali puliti di Legambiente nazionale« spiega il presidente di Legambiente dei Peloritani Enzo Colavecchio che ha guidato un piccolo gruppo di volontari per ripulire la spiaggia. «La spiaggia – prosegue Colavecchio – è un ambiente naturale molto delicato che deve essere tutelato e mantenuto pulito, essendo soggetto ad erosione bisognerebbe anche preservarla come patrimonio per le future generazioni, invece la situazione è ben diversa. Rivolgo un appello per un uso corretto delle spiagge che sono un vero patrimonio naturale ed una bellezza paesaggistica da godere soprattutto d’estate. Messina, avendo una costa sabbiosa lunghissima, ha un patrimonio favoloso, ma c’è grande confusione sull’uso della spiaggia, per esempio ci sono tante attività che non hanno nulla a che vedere con la balneazione, spesso si fanno d’inverno e poi sono troppe per cui la spiaggia va scomparendo. Siamo favorevoli ai lidi perché le concessioni sono date anche in funzione di attività di preparazione, lavoro e cura delle spiagge ma quando sono troppe e varie non è un bene. A Messina abbiamo un patrimonio stupendo, per esempio i lidi tirrenici da Mortelle a Casabianca che sono da preservare al massimo, purtroppo hanno strutture storiche che per lo più sono abbandonate».
L’iniziativa di Legambiente dei Peloritani è stata realizzata a S. Agata, in una delle zone più gettonate d’estate sia per la presenza di frequentati lidi ma anche perché c’è un’ampia spiaggia libera con grande spazio per il parcheggio. Un’area che, nonostante gli interventi, non ha mai avuto fortuna nella lotta contro gli incivili e il degrado. I volontari hanno cercato di ripulire la parte più vicina alla spiaggia ma resta tanto da fare. A parte i numerosi avvallamenti della strada, che ad ogni pioggia si trasformano in pericolose pozzanghere, e che ogni anno sembrano sempre più profondi, ci sono rifiuti di ogni genere abbandonati ovunque. Pezzi di un tavolo da ping pong, un frigorifero, un pneumatico, oltre vetri rotti, plastica, erbacce e spazzatura in generale. Pessime le condizioni della scaletta che porta sulla Consolare Pompea, per percorrerla occorre superare erbacce e sacchi rifiuti. Un vero peccato se si pensa che manca poco alla stagione balneare e quell’area presto sarà presa d’assalto da tanti messinesi.
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