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A Messina un Primo Maggio di «mobilitazione»

I messaggi dei segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil, Pietro Patti, Antonino Alibrandi e Ivan Tripodi

Italian Labour unions CGIL, CISL and UIL hold an anti-fascist rally at San Giovanni square in Rome, Italy, 16 October 2021. ANSA/ANGELO CARCONI

Pace, lavoro e giustizia sociale. Sono i tre pilastri sui quali, secondo Cgil, Cisl e Uil, devono poggiarsi le politiche europee che, giocoforza, saranno al centro delle prossime settimane di campagna elettorale. E sono, di conseguenza, i tre elementi chiave di un Primo maggio, festa dei lavoratori, in occasione del quale i tre segretari messinesi della Triplice – Pietro Patti, Antonino Alibrandi e Ivan Tripodi – lanciano dei messaggi a trecentosessanta gradi. A partire, però, dalla priorità assoluta: la sicurezza.

Cgil: «Territorio dai diritti negati»

Lavoro stabile e di qualità, aumento di salari e pensioni, difesa e rilancio del servizio sanitario nazionale, salute e sicurezza in tutti i luoghi di lavoro, un nuovo modello sociale che rimetta al centro il lavoro e la persona. «Il territorio di Messina ha bisogno di tutto questo – dice il segretario generale della Cgil Messina, Pietro Patti – e per questo le proposte che la Cgil ha messo in campo ci vedono impegnati, a cominciare dalla raccolta firme per cambiare e abrogare le norme del Jobs Act che hanno precarizzato una generazione».

Cisl: «Un Patto per Messina»

Secondo Nino Alibrandi, segretario generale della Cisl Messina, sono «pace, equità sociale e sicurezza» i punti fermi da cui partire «per lavorare in sinergia ad un Patto per Messina che serva a programmare il futuro del territorio, guardando allo sviluppo ed a quella infrastrutturazione del territorio che può garantire una ricaduta importante ed opportunità ai giovani messinesi. Tutto questo nel solco della legalità, aspetto fondamentale per la programmazione, il rilancio del territorio e per renderlo attrattivo a nuovi investimenti». Il Primo maggio, la Cisl, lo celebrerà a Spadafora, insieme al Mcl e all’Ufficio Diocesano per i problemi sociali e il lavoro.

Uil: «Zero morti sul lavoro»

Il Primo maggio è festa ma solo sulla carta. Per Ivan Tripodi, segretario generale della Uil Messina, «non è un giorno di festa e di giubilo per il lavoro e i lavoratori, ma deve essere ritenuta una giornata di forte mobilitazione sociale motivata, specie alle nostre latitudini, dalle pesantissime difficoltà che vive il mondo del lavoro e del non-lavoro. L’aumento dell’inflazione e il sensibile aumento dei tassi deciso dalla Bce, la tangibile diminuzione del potere d’acquisto dei salari e il conseguente carovita aggravato dai funesti venti di guerra che giungono dal cuore dell’Europa, dal Medio Oriente e dal mar Rosso, costituiscono elementi incontrovertibili di una schiacciante crisi economica che impatta negativamente sulla vita delle persone».

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