Messina

Lunedì 25 Novembre 2024

La Via Crucis vivente a Messina, un momento di preghiera e riflessione per le strade della città

“Per quanti hanno visto sfiorire gli ideali accarezzati in gioventù, a chi è rimasto al palo, a chi non ha mai trovato spazio e si è visto scavalcare da tutti; a chi a causa di una malattia, una tragedia morale, un incidente improvviso è stato dirottato imprevedibilmente sui binari morti dell’esistenza”. Per loro tanti giovani messinesi si sono messi in cammino sulla via della Croce attraversando quelle strade della città, dove ogni giorno lasciano speranze e desideri, frustrazioni e timori, ingiustizie e riscatti. La via crucis vivente organizzata ieri sera dalla comunità del santuario di S. Antonio con la parrocchia del Carmine è stata un momento di preghiera condivisa e insieme di riflessione, al quale hanno partecipato tante persone. Quindici tappe all’interno del percorso partito dal cortile della basilica di via S. Cecilia - una per ogni stazione - scandite dalla lettura dei passi biblici della passione e morte del Signore commentati. Un evento fortemente voluto dai sacerdoti Gianfranco Centorrino e Mario Magro, quale “segno di una chiesa sinodale capace di costruire percorsi di comunione e inclusione, ma soprattutto pronta a scendere in strada per camminare a fianco di chi ha bisogno”. Attori per una sera i ragazzi della comunità Giovani Rog dell’Istituto Cristo Re (che hanno curato anche l’animazione musicale) e di S. Antonio, guidati da padre Fabrizio Andriano che ha ideato la regia delle varie scene con i costumi, mentre la lettura dei testi scritti dai rogazionisti è stata affidata alla Fraternità francescana di Betania proveniente da Terlizzi, in provincia di Bari, in trasferta a Messina per gli esercizi spirituali. Scortato dagli agenti della Polizia municipale il corteo si è concluso sul sagrato della chiesa dello Spirito Santo. Un altro suggestivo momento di preghiera stasera, con la Via Crucis presieduta dal vescovo ausiliare che dalla chiesa delle Barette si snoderà lungo la via 24 maggio per concludersi al monastero di Montevergine.

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