"Ogni chiesa che rinasce è un segno indelebile nell’asse del tempo e nel cuore di ognuno". Con un lungo e commosso discorso, il sindaco Giuseppe Catanese ha accompagnato la cerimonia di riapertura del Duomo di Condrò, dedicato a Maria Santissima del Tindari e al Patrono San Vito Martire. Dopo un lungo percorso di riqualificazione e di messa in sicurezza, la Cattedrale ha spalancato le sue porte ai fedeli. Una grande partecipazione in occasione di un momento segnato da una tangibile gioia nel volto di tutti i presenti. Hanno partecipato alla cerimonia e alla celebrazione della santa messa il vescovo, monsignor Cesare Di Pietro, il parroco di Condrò, padre Michele Chiofalo, tantissimi sacerdoti, le istituzioni militari e politiche a livello regionale e locale, tra cui il deputato Matteo Sciotto e diversi sindaci del comprensorio. "Talento profuso per elevare a Dio, a Maria Santissima del Tindari e a San Vito questo splendido tempio per ricevere effusione di benedizione celeste - ha detto monsignor Cesare Di Pietro -. Ero qui quando ho accolto le preoccupazioni e ho sperato che questo Duomo fosse riportato alla sua primitiva bellezza. Grazie all'Arcidiocesi, alle più alte cariche istituzionali locali e regionali, questo è stato possibile. Un impegno frutto di una grande devozione e del senso di appartenenza alle radici ancestrali e spirituali". Un racconto profondo, rotto a tratti dall'emozione, è stato tracciato da padre Michele Chiofalo, il quale ha ringraziato tutti coloro che si sono impegnati e hanno reso possibile, a partire dall'Amministrazione Catanese, la riapertura della chiesa. Il parroco ha ricordato proprio tutti nel suo discorso: l'impegno della Soprintendenza, dell'Arcidiocesi, delle istituzioni politiche locali e regionali, delle ditte, dei fedeli e di quanti ci hanno creduto davvero. La celebrazione è stata accompagnata dall'apprezzato coro di voci.