Da qualche settimana c'è un “mago del caffè” che sta contribuendo a tracciare la buona partenza del rinnovato bar di Palazzo Zanca. Si tratta del trentaseienne messinese Antonio Cucinotta. Un uomo reso disabile dalla trisomia 21 o sindrome di Down che, dopo tanto cercare, ha trovato finalmente un lavoro. Assunto con un contratto part time di venti ore settimanali, è un giovane empatico, sorridente, cordiale e anche bravissimo. Lavora dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 14. Un valore aggiunto nel “bar Zanca”. Chiuso dal 2019, è stato rilevato attraverso una gara d'appalto dal noto imprenditore Gianfranco Madaffari e dalla nipote Tindara, cui è stata affidata la gestione per i prossimi cinque anni. Il bando stilato dal Comune per l'affidamento del servizio, infatti, ha previsto tra i requisiti di partecipazione valutabili, anche il sostegno all'inclusione, con la possibilità di assumere lavoratori disabili. Una carta in più che ha permesso a Madaffari di aggiudicarsi l'appalto anche in virtù della migliore offerta economica presentata. Una nuova avventura per l'imprenditore messinese, conosciuto come il “boss delle limonate” preparate nel gazebo di piazza Cairoli, di cui anche Antonio sarà parte integrante. «Sono soddisfatto del rendimento dei primi giorni – dice Madaffari –, ha subito acquisito una buona padronanza della macchina del caffè e non era facile. Stiamo parlando di una apparecchiatura professionale e all'avanguardia». Ma questi primi giorni di lavoro sono stati sufficienti anche per imparare altre mansioni, come servire i cornetti secondo i vari gusti, versare l'acqua, prendere le ordinazioni. Nella clientela più affezionata c'è il sindaco Federico Basile. Tutte le mattine prima di raggiungere la sua stanza, fa sosta al bar e chiede il caffè al suo barista di fiducia. La voce si è ormai sparsa. Per conoscere il nuovo “mago del caffè”, qualche giorno fa nel bar di palazzo Zanca, sono venuti in visita anche un gruppo di studenti disabili dell'Istituto comprensivo “Gaetano Martino” di Tremestieri. Accolti dallo staff hanno visto come funziona un bar, mettendosi alla prova davanti alla macchina dei caffè. Benvoluto da tutti i colleghi, Antonio sul posto di lavoro sente anche aria di famiglia, lavorando gomito a gomito con la sorella Alessandra. Già del mestiere è stata assunta, assieme al fratello, come banconista esperta. Una gioia e un orgoglio anche per la sua seconda famiglia, rappresentata dall'associazione diversamente abili “Meter&Miles”. Una realtà da trent'anni impegnata a promuovere ricerca, progetti e percorsi rieducativi finalizzati a costruire nuovi modelli di integrazione, è che nei mesi scorsi, aveva indicato Antonio come persona qualificata per questo lavoro. «Nel gruppo degli adulti disabili che seguiamo da anni – afferma Saro Visicaro, presidente dell'associazione Meter e Miles – era la persona più adatta a ricoprire questa mansione. Il successo di Antonio è il nostro successo. Ci sentiamo un po’ pionieri, dato che il nostro primo progetto, rimasto purtroppo irrealizzato, riguardava l'apertura di una pizzeria a bordo della nave Cariddi, che affondò mentre aspettavamo una risposta da parte dell'ex Provincia regionale di Messina. Ma ci sono state altre iniziative come "Cibosenzabarriere" con laboratori di cucina a piazza del Popolo e al club “AEnigma”. In passato i nostri ragazzi sono stati stagisti anche in un bar vicino al cinema Apollo. Quindi diciamo che le basi, Antonio, già le possedeva».