L’Assemblea autoconvocata– costituita da ex allievi salesiani, cittadini, membri di diverse associazioni locali - si è riunita, il 18 gennaio nei locali del CIRS di Via XXIV Maggio per discutere la paventata chiusura dell’Istituto “Don Bosco” di via Brescia e ha prodotto il seguente Documento. “I presenti in assemblea hanno recentemente appreso con vivo rammarico che anche lo storico Istituto salesiano “Don Bosco” di Messina si avvia alla dismissione, come purtroppo già avvenuto per altri Istituti salesiani della nostra Città. Si riferiscono, in particolare, alle “dismissioni” del glorioso Istituto Salesiano San Luigi e, in tempi più recenti, dell’Istituto Domenico Savio, che rischiano di rappresentare, per la Città, la perdita non solo di solidi presìdi scolastici, ma soprattutto dei riferimenti culturali e sociali della tradizione salesiana. Dopo i numerosi interventi e l’ampia discussione, l’Assemblea desidera esprimere innanzitutto, con forza, la voce desolata di tutti coloro, tantissimi, che da giovani hanno frequentato questa validissima e prestigiosa Scuola salesiana, con un impegno quotidiano intenso, ma misto alla condivisione di tanti momenti lieti e costruttivi. L’Istituto “Don Bosco” è infatti, dal 1930, una presenza importante nella nostra Città e la Scuola – la cui offerta formativa è sempre stata dedicata, secondo la dottrina sociale di Don Bosco, alla maturazione del “buon cristiano e onesto cittadino”- è stata riconosciuta, già dal 1937, come “paritaria”, sostenendo un’offerta formativa ampia, dalla scuola materna ai Licei. E’ notorio, inoltre, che l’Istituto ha offerto, oltre al servizio di istruzione, formazione e educazione, anche l’Oratorio Centro Giovanile, cardine del sistema preventivo di Don Bosco, ed è stato negli anni sovrabbondante di attività culturali, di laboratori di teatro e di musica, di corsi di lingua inglese, di informatica e, altresì, di molteplici attività sportive e ricreative, nonché dei GREST estivi. L’Istituto “Don Bosco” è entrato, pertanto, a pieno titolo nella storia cittadina, perché è stato aperto non solo ai propri Allievi, ma a tutta la Cittadinanza, ed è stato sempre al servizio della Città di Messina, come anche recentemente dimostrato accogliendo nelle proprie aule gli Studenti di alcune Scuole cittadine che sono in corso di ristrutturazione. L’Istituto, le Scuole e le attività annesse hanno rappresentato non solo un luogo di formazione culturale, ma anche un terreno di incontro tra tanti giovani, favorendo un tessuto sociale positivo per la nostra Città. Esse hanno sempre saputo mantenere l’attenzione a promuovere valori solidi e costruttivi, di impegno, di partecipazione allo sviluppo della Società, di rispetto per l’altro, di attenzione ai bisognosi e di solidarietà nella vita sociale. Nella città di Messina, il “Don Bosco” ha formato con metodi innovativi intere generazioni di donne, conducendole gradualmente ad un concetto di vera emancipazione, di ricerca e attuazione di condizioni di pari opportunità nella vita e nel lavoro, educando al dialogo, alla critica costruttiva, alla lettura consapevole, all’approfondimento dei temi etici che ancora oggi interrogano la Società, al bello nelle varie forme dell’Arte; e ha insegnato loro ad esprimersi con le forme più diverse di cittadinanza attiva nelle Istituzioni e nel volontariato, garantendo la trasmissione di questi valori nelle proprie Famiglie e nel proprio vissuto sociale, nei diversi ruoli e nelle differenti esperienze lavorative. Con l’Oratorio, il “Don Bosco“ ha anche rappresentato un presidio fondamentale per l’aggregazione di molte generazioni di giovani, e, soprattutto, per la prevenzione di possibili devianze giovanili, fenomeno sempre più sofferto dalle odierne Comunità, e dalle quali la nostra Città non è esente. L’Assemblea ritiene pertanto che la visione e la dottrina sociale di Don Bosco, che a suo tempo, e nel tempo, ha prodotto tanti frutti positivi nella Società italiana, e anche in questa nostra Società messinese, non debba andare dispersa! Auspica pertanto che nella vicenda “Don Bosco” non prevalgano i criteri economici più che quelli sociali. E ciò, paradossalmente, proprio mentre, invece, gli stessi economisti più illuminati propongono come modello per la crescita delle Comunità l’adozione di bilanci sociali da parte dello Stato e degli Enti pubblici, utili per consentire condizioni di sviluppo armonico, attento, cioè, non solo agli aspetti finanziari delle loro scelte ma anche alle ricadute di esse su tutta la Comunità! L’Assemblea, unanime, auspica, pertanto, che la paventata, improvvida, decisione di “dismissione” dell’Istituto “Don Bosco” trovi ancora spazi utili per un doveroso e atteso ripensamento! Tra le proposte di questo spontaneo movimento cittadino che si è creato attorno alla paventata chiusura dell’Istituto “Don Bosco”, in Assemblea è risultata innanzitutto prevalente la ferma intenzione di garantire la ripartenza della Scuola in ogni suo ordine e grado e il mantenimento della struttura alle varie funzioni di ospitalità e servizio alle quali è stata da sempre dedicata. L’Assemblea ritiene, ad esempio, che una gestione manageriale e competente possa, nello spirito salesiano, ed eventualmente anche con il contributo di personale laico, raccogliere in quella sede le istanze delle famiglie e dei giovani relative ad una Scuola di carattere internazionale, con tempo prolungato e con numerose attività extracurriculari. Tale tipo di gestione, già sperimentata in altre realtà, è infatti risultata sempre vincente. Alla Città, alle Istituzioni religiose e laiche preposte, l’Assemblea affida questa pubblica riflessione e queste proposte e si dichiara pronta a mettere in campo tutte le proprie competenze per una interlocuzione attiva, utile a scongiurare la “dismissione” dell’Istituto “Don Bosco” di Messina, certa che lo spirito sociale che ha animato la dottrina salesiana sappia far interpretare positivamente l’anelito a preservare una realtà cittadina così importante, che peraltro conserva al suo interno anche un pezzo di storia e di arte della stessa Città di Messina.” L’Assemblea approva, all’unanimità, il documento e propone, altresì, che esso possa restare aperto alla condivisione di quanti vorranno ulteriormente sottoscriverlo. L’adesione potrà essere comunicata chiamando il numero della Segreteria CIRS (090 362235) entro il ....... Si dà mandato alla Segretaria dell’Assemblea di trasmettere agli Interlocutori istituzionali individuati il Documento prodotto.