Messina

Venerdì 22 Novembre 2024

La sfida del messinese Marco Giunta: a Roccavaldina la "rivoluzione" delle bioplastiche

Marco Giunta

Un polo produttivo che produce bioplastiche da scarti agro-industriali? Quasi una realtà che accende speranza a Roccavaldina e che può essere da traino per tutto un territorio che ha bisogno di dare vigore al verbo crescere. Per frenare la diaspora dei giovani. Marco Giunta, messinese, classe 1997, emigrato di ritorno ha studiato Economia a Reggio e Milano prima di legare il suo presente al fare. Seguendo un po' le orme di papà Gaetano, anima vulcanica. « Sono socio e dipendente di Ecos-Med – racconta Marco –, una cooperativa storica nata nel 1998. Ed è un centro studi di ricerca-azione dell'economia sociale e solidale. Da un lato azioni di ricerca multidisciplinare, considerato che ci sono tante professionalità al suo interno e dall'altro programmi di sviluppo locale, permanente e sostenibile. Per fare qualche esempio l'Horcynus Orca, nella punta estrema di Capo Peloro. Dopo è nata la fondazione interuniversitaria Horcynus Orca e Forte Petrazza da cui è nato un Consorzio». Il progetto che sta seguendo Marco con Ecos-Med, la Fondazione Messina e l’intero Distretto Sociale Evoluto, nasce per dare lustro ad un piccolo borgo con poco più di mille abitanti: «In un’area artigianale abbandonata malmessa, la Fondazione Messina e la Cooperativa stanno realizzando un Polo di formazione, ricerca, co-working e produzione su bio-materiali innovativi esito di programmi di ricerca condotti in partnership con il Dipartimento di Scienze molecolari e nanosistemi dell’Università degli studi Ca’ Foscari di Venezia ed il suo spin-off “Crossing Srl”, il Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Messina e la nostra cooperativa sociale Ecos-Med . L’idea imprenditoriale consiste nella valorizzazione delle trebbie di scarto del Birrificio Messina e di altri residui delle produzioni agricole del territorio ad esempio la sansa derivante dalle filiere dell’olio, per la creazione di bio-plastiche». Nel polo che sta riprendendo vigore nasceranno tre cose: un centro di ricerca che si occuperà della transizione ecologica gestito dalla Fondazione di Comunità di Messina, la prima fabbrica al mondo di produzione di queste plastiche biodegradabili gestita da Ecos-Med e, infine, nascerà uno spazio di co-working e formazione per i giovani del territorio. «Stiamo attraendo altre imprese. In particolare una start-up innovativa, “Nugae Srl”, che lavora sulla robotica della stampa 3 d e un pastificio artigianale, quello di Nino Crupi, che instaurerà lì il proprio quartier generale. L'obiettivo è quello di sperimentare pratiche di economia produttiva circolare – conclude –intrecciati con modelli evoluti di welfare di comunità: favoriremo l’inserimento socio-lavorativo di soggetti fragili e con gli utili finanzieremo ancora programmi di ricerca e sviluppo e di contrasto alla povertà educativa».

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