Giovani al centro del progetto europeo, chiamati ad una partecipazione da rendere concreta anche e soprattutto esercitando il diritto di voto, quando cittadine e cittadini dei 27 Paesi aderenti saranno chiamati a rinnovare l'unico organo elettivo dell’UE: il Parlamento. Per incidere sul futuro dell’Unione dopo averne conosciuto il passato e il presente, requisiti essenziali per l'espressione di un consenso consapevole. Un richiamo alla partecipazione ribadito anche nella recente visita della presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola, che ha iniziato proprio dal Sud, toccando anche Catanzaro e Palermo, il tour d'apertura della campagna elettorale e incontrando, oltre ai vertici istituzionali, anche studentesse e studenti del Gonzaga Campus del capoluogo siciliano. Progetto TRUE, dopo Messina tappa finale a Roma E proprio all’approfondimento sulle politiche europee e sull’organismo sovranazionale che, secondo le statistiche, è conosciuto ma senza una adeguata percezione del reale impatto sulla quotidianità è stato dedicato il progetto “TRUE-Trusting Europe”, volto a divulgare i temi della coesione verso il pubblico giovane . Il percorso ha toccato sette università con altrettante Giornate della Coesione, e si è concluso a Roma, nello Spazio Europa intitolato a David Sassoli, con l’ottavo evento che ha visto l’intervento di Carlo Corazza, direttore dell’Ufficio Italia del Parlamento europeo, ed Elena Grech, vicedirettrice della Rappresentanza della Commissione Ue in Italia: da parte di entrambi il richiamo alla partecipazione alle consultazioni di giugno 2024, per dare senso reale agli ideali di rappresentatività popolare. Il progetto TRUE, cofinanziato dall’Unione Europea, è stato realizzato dal Consorzio interuniversitario Tucep, con l’agenzia di comunicazione Withub guidata da Andrea Poli, l’azienda di ricerca Digivis e l’associazione La Nuova Europa. Le Giornate sono partite nel dicembre 2022 da Perugia per poi snodarsi tra Santa Maria Capua Vetere, Bari, Ventotene, Milano e Cagliari. La penultima si è tenuta a Messina lo scorso 10 novembre, ed è stata ospitata dall’Ateneo che fa parte del Consorzio Tucep, con un particolare focus sui divari territoriali che pesano sullo sviluppo del Sud e che proprio le politiche di coesione europea devono aiutare a superare, con l’importante apporto delle giovani generazioni, chiamate a partecipare con tutte le opportunità offerte. Corazza: ridare ai giovani una visione europea «Vogliamo che l’Unione dia ai giovani una prospettiva di lavoro, di crescita, di realizzazione personale. L’Unione Europea ha creato il più grande spazio di libertà, per muoversi, viaggiare, studiare, creare un’impresa, lavorare», ha affermato Corazza aprendo l'ottava Giornata della Coesione a Roma, e auspicando che anche grazie al prossimo voto si possa recuperare una “passione” europeista oggi gravemente affievolita in un frangente cruciale: «C’è da completare la transizione digitale e ecologica, da decidere sull’intelligenza artificiale, c’è da votare sul nostro futuro. C’è un conflitto, un’instabilità crescente, una contrapposizione sempre più forte tra autocrazie e democrazie liberali: dobbiamo dare forza all’Europa». «Quando avevo 18 anni - ha ricordato - l'Europa era una cosa che appassionava, si sentiva la grande energia di un cantiere. Era un'Europa che aveva in primo piano la coesione: oggi è molto diversa ma offre ai giovani una grande prospettiva di futuro» ha ribadito ricordando l'impegno del Parlamento su copyright, difesa della privacy, intelligenza artificiale, clima e greeen deal. «Il prossimo voto sarà molto politico - ha prefigurato Corazza - Sarà un voto in cui dobbiamo ridare passione: oggi i giovani non l'hanno, non sentono che c'è un progetto per il futuro di un'Europa che fa fatica, sempre più divisa, ai margini e senza un disegno. Fa eccezione il Parlamento europeo: ha visione, l'ha avuta con Next Generation EU, in piena pandemia nel 2020, e l'ha oggi, quando chiede la riforma dei trattati, per la difesa comune, per rendere permanente Next Generation e avere i fondi indispensabili per portare avanti la coesione e la transizione enegetica e digitale. Cerchiamo di dare ai giovani la visione di un'Europa in cammino, che sa sognare e fare sognare. E farli partecipare al prossimo voto». Importante anche il riferimento alla coesione, tema strategico per il Sud: « Siamo un grande mercato - ha sottolineato il direttore della rappresentanza in Italia dell'Eurocamera - che non lascia indietro nessuno e non è fine a se stesso, ma deve portare benessere alle persone. Le regioni del Sud sono le prime beneficiaria del bilancio dell'Unione non solo per i fondi di sviluppo rurale o pesca, ma anche con politiche che tendono a colmare il divario, con tanti miliardi che ogni anno vengono investiti in Calabria, Sicilia, Puglia, Campania. Soldi che servono per le infrastrutture, per finanziare startup, diminuire il costo dell'accesso al credito, per l'informazione, per la transizione digitale e ecologica. Per creare un Sud più competitivo e più prospero, che possa dare risposta a tanti giovani che stanno cercando lavoro». L'impegno della Commissione anche per l'informazione La vicedirettrice della rappresentanza italiana della Commissione Ue Elena Grech ha delineato i numerosi fronti d'impegno dell'organismo europeo presieduto da Ursula von der Leyen, invitando poi ad un’approfondita conoscenza degli strumenti offerti dall’Ue ai territori, e ai giovani, per poterli proficuamente utilizzare: "Inutile attendere che la manna cada dal cielo europeo - ha ammonito - ci possono essere tutte le opportunità, ma se non sai come usarle non servono". In collegamento è intervenuto Matteo Salvai, direttore della DG Regio (Direzione generale politica regionale e urbana) della Commissione Europea, che ha sottolineato la distanza del grande pubblico rispetto alle tematiche e l’importanza della conoscenza diffusa sugli obiettivi europei: «La percezione positiva in Europa sull’utilità dei fondi è un problema non solo di comunicazione, ma informando si può creare un’opinione più ragionata, partendo dalle piccole cose per arrivare ai grandi temi» ha affermato, ricordando che c'è un bando europeo aperto proprio sulla comunicazione e auspicando la prosecuzione di un progetto con finalità di divulgazione come TRUE. L’Europa per i giovani L’evento di Roma, con il claim “L’Europa per i giovani - I giovani per l’Europa”, e l’intervento iniziale di Gianluca Rossi, docente dell’Università di Perugia e presidente del Consorzio TUCEP, è proseguito con il focus di Mauro Di Giacomo, direttore di Digivis, Gian Luca Fantinuoli, responsabile dei progetti europei di Withub (che ha evidenziato l’importanza della comunicazione attraverso i giornali, con la loro autorevolezza, ma anche attraverso strumenti più nuovi e mirati al target giovane) e la giornalista Raffaella Rizzo, direttrice de La Nuova Europa. Al talk “L’Europa per i giovani”, moderato da Mirko Nuzzolo, giornalista del Gruppo Withub, sono intervenuti Massimo Bartoli, Università di Perugia; Valeria Di Comite, Università di Bari “Aldo Moro”; Christian Rossi, Università di Cagliari; Raffaele Torino, Università Roma Tre. Il talk “I giovani per l’Europa”, è stato condotto dal prof. Claudio Di Maio, docente di Diritto europeo all’Università di Cosenza e componente dell’Europe Direct di UniTre, con gli interventi di Roberto Sommella, direttore di Milano Finanza e presidente de La Nuova Europa (che ha auspicato un massiccio coinvolgimento delle istituzioni scolastiche nel contribuire ad una alfabetizzazione europea, anche con la costituzione di uffici dedicati in ogni struttura) e Alessandra Desiderato, studentessa dell’Università di Bari e coordinatrice del gruppo di trenta ambassador della coesione individuati nell'ambio del progetto, che ha auspicato un ruolo sempre più incisivo per i giovani. Il percorso di TRUE si è sviluppato attraverso le giornate informative e con attività di formazione. Sono stati 500 i giovani raggiunti nel tour di TRUE, coinvolti nelle Giornate della Coesione e attraverso iniziative di formazione online dedicate e laboratori.