Si sono ritrovati in mille da ogni parte del mondo, nelle vesti di delegati degli Stati membri delle Nazioni Unite. Nel piccolo “esercito” di giovani aspiranti diplomatici al lavoro negli Emirati Arabi Uniti, per una “full immersion” di quasi una settimana, c’erano anche quattro messinesi, tutti del liceo classico “Maurolico”. Un’esperienza altamente formativa per Giorgio Berlinghieri, Emanuele Scaramozzino, Marilisa Lo Re e Gabriele Saitta che, accompagnati dalla prof.ssa Mariella Laurà, hanno avuto l’occasione di perfezionare le doti di “public speaking”, “writing” e “team working” su un palcoscenico internazionale unico e prestigioso. Il “Change the World Model” si è svolto tra la “NY University” di Abu Dhabi e i grattacieli di Dubai, nell’ambito di un progetto dell’Associazione diplomatici con il supporto dell’Ambasciata d’Italia di Abu Dhabi e dal Consolato generale d’Italia a Dubai. «Il format di questi eventi – spiegano Emanuele Scaramozzino e Giorgio Berlinghieri – prevede che gli studenti, rappresentando un Paese a loro assegnato da un tutor, simulino lo svolgimento di una conferenza delle Nazioni Unite. I delegati vengono assegnati ad una commissione specifica Onu e viene stabilito un tema da discutere e su cui simulare il processo legislativo della deliberazione di una risoluzione». I due ragazzi, entrambi della V B del “Maurolico”, sono passati dal ruolo di “semplici” “delegates” a quello di supervisori. Anche Marilisa Lo Re, II B del “Maurolico”, è stata già l’anno scorso a New York, dove ha ottenuto una menzione d’onore nel Palazzo dell’Onu per la “resolution” sulla vendita delle armi ai Paesi poveri. «Negli Emirati Arabi – racconta la liceale quindicenne – abbiamo vissuto un’esperienza incredibile. Ritrovarmi nella moderna “NY University” a simulare i lavori dell’Onu e poi visitare Abu Dhabi e Dubai mi hanno catapultata in una location fantastica, un’atmosfera suggestiva e multiculturale». Prima esperienza di questo tipo per Gabriele Saitta, anche lui della II B. Molto soddisfatta la prof.ssa Laurà che, assieme al prof. Francesco Turano e d’intesa con la dirigente Giovanna De Francesco, ha curato il progetto, preparato e accompagnato i ragazzi dagli Usa agli Emirates.