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Coesione territoriale: l'Europa, i giovani e il Sud dei divari da colmare

Dopo la tappa di Messina si conclude a Roma il progetto itinerante "Trusting Europe", per informare su risorse e opportunità offerte dall'Ue tra bilanci e nuova programmazione

Raccontare le politiche di coesione europea raggiungendo direttamente le comunità dei territori, lì dove le grandi strategie internazionali devono radicarsi, trovando terreno fertile per svilupparsi e produrre i loro frutti.

È l’obiettivo del progetto itinerante “TRUE - Trusting Europe” che, dopo le sette tappe in diverse regioni italiane, il 30 novembre a Roma celebrerà l’appuntamento finale, a partire dalle 9,30, nello Spazio Europa di piazza Venezia intitolato a David Sassoli con il claim "L'Europa per i giovani - I giovani per l'Europa". Protagonisti saranno ancora una volta studentesse e studenti, cui anche gli altri appuntamenti sono stati principalmente rivolti, nella certezza che proprio dalla componente in formazione del tessuto sociale si debba partire per imprimere positive coordinate di orientamento, volte a massimizzare l’efficacia di programmi e risorse.

Il progetto TRUE, cofinanziato dall’Unione Europea, è realizzato dal Consorzio interuniversitario Tucep, di cui fa parte anche l'Università di Messina, con l’agenzia di comunicazione Withub, l’azienda di ricerca e consulenza Digivis e l’associazione La Nuova Europa e oltre all'organizzazione delle otto giornate si è articolato in attività informative e formative. L’incontro di Roma potrà essere seguito in diretta streaming e poi rivisto, per continuare a garantire preziosi strumenti di conoscenza. Anche la location scelta riveste un significato specifico nel ricordo del compianto presidente dell’Europarlamento, offrendo all'utenza - e in special modo quella scolastica - l’Esperienza Europa, il percorso multimediale promosso dal Parlamento e dalla Commissione Europea per avvicinare cittadine e cittadini e immergersi nel funzionamento delle istituzioni Ue (info su visiting.europarl.europa.eu).

L'Europa per i giovani e i giovani per l'Europa
L'evento di giorno 30 si aprirà con i saluti di Carlo Corazza, direttore Ufficio Italia del Parlamento europeo; di Gianluca Rossi, docente dell' Università degli Studi di Perugia e presidente del Consorzio TUCEP – Tiber Umbria Comett Education Programme, e di Matteo Salvai, direttore della DG Regio (Direzione generale politica regionale e urbana) della Commissione Europea. Del progetto e delle Giornate della Coesione parleranno quindi il prof. Rossi, Mauro Di Giacomo, direttore Digivis, Gian Luca Fantinuoli di Withub e Raffaella Rizzo per La Nuova Europa APS.
Il talk "L’Europa per i giovani", moderato da Lorenzo Robustelli, direttore Eunews - Withub, vedrà gli interventi di Massimo Bartoli, Università di Perugia ("Buone pratiche nella politica di coesione"); Valeria Di Comite, Università di Bari “Aldo Moro” (Politica di coesione e fondi per la gestione dei flussi migratori); Christian Rossi, Università di Cagliari (Coesione territoriale e politica ambientale); Raffaele Torino, Università Roma Tre (La coesione territoriale e le politiche per i giovani). A seguire, il talk "I giovani per l’Europa", sarà condotto da Claudio di Maio del CDE - Centro di documentazione europea Università Roma Tre, con gli interventi di Elena Grech, vicedirettrice della Rappresentanza Ue in Italia; Roberto Sommella, presidente La Nuova Europa APS; Alessandra Desiderato, ambassador della coesione Progetto Trusting Europe.

La tappa di Messina e le speranze del Sud
La tappa conclusiva di Roma è stata preceduta da altri sette incontri partiti nel dicembre 2022 da Perugia (sede del consorzio Tucep) e poi snodatisi tra Santa Maria Capua Vetere, Bari, Ventotene (in occasione dell'Europa Festival), Milano e Cagliari. L'ultimo si è tenuto a Messina lo scorso 10 novembre, ed è stato ospitato dall’Ateneo che fa parte del Consorzio Tucep, promotore del progetto. Una tappa particolarmente significativa, nella quale, dal confronto tra docenti e esperti e dal dibattito con i giovani presenti, è emerso con particolare evidenza il contesto di svantaggio socioeconomico delle regioni del Sud che, purtroppo, in vent’anni di programmazione non si è riusciti a recuperare, anche a causa delle difficoltà nell’accedere efficacemente alle risorse europee. Ma la chiave di lettura non è stata meramente ricognitiva, fornendo invece spunti preziosi alla riflessione e alla conseguente azione. La prospettiva del nuovo ciclo di programmazione dei fondi europei è stata infatti declinata con particolare riferimento alla formazione delle giovani generazioni nella conoscenza, consulenza e progettazione in relazione agli strumenti offerti dall’Europa. Un esaltante orizzonte, con un meccanismo virtuoso che offra qualificate opportunità di lavoro ai giovani del Sud, preziose competenze a istituzioni o enti locali e concrete prospettive di crescita a territori che ne hanno un disperato bisogno.

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