Anche Messina celebrerà, il 10 ottobre prossimo, la Giornata mondiale della salute mentale, promossa dalla Federazione mondiale della salute mentale con il supporto dell’Organizzazione mondiale della sanità, che ha come obiettivo quello di aumentare la consapevolezza sui problemi di salute mentale in tutto il mondo, mobilitando gli sforzi a sostegno dei soggetti che ne sono affetti. Nell’ambito dell’iniziativa, coordinata dalla sezione regionale Siciliana della Società italiana di psichiatria presieduta dal prof. Clemente Cedro con il Comune di Messina, la Marina Militare e l’Unità operativa complessa di Psichiatria del Policlinico universitario “G. Martino” diretta dalla prof.ssa Anna Muscatello, saranno illuminate di verde la facciata di Palazzo Zanca e la Stele della Madonnina del Porto.
La salute mentale è un diritto universale” è il tema scelto quest’anno, che sottolinea l’importanza della prevenzione, l’accessibilità alle cure e una capillare azione di sensibilizzazione. Secondo dati recenti, emersi dall’Ufficio per i diritti umani delle Nazioni Unite diffusi dall’Oms, una persona su otto convive con problemi che vanno da ansia e depressione fino alle forme più gravi di disturbi della personalità; questi soggetti sperimentano una ridotta aspettativa di vita rispetto alla popolazione generale.
“La discriminazione e gli stereotipi dannosi nella famiglia, nelle scuole e sul posto di lavoro ostacolano il raggiungimento di relazioni sane, interazioni sociali e ambienti inclusivi necessari per il benessere di tutti i membri della società; l’accesso a migliori condizioni di vita, sicurezza, cibo e alloggio sono elementi necessari per la salute mentale delle persone e diritto universale di tutti i cittadini del mondo”, spiega la presidente della Società italiana di psichiatria (che celebra i 150 anni di attività) Liliana dell’Osso, sottolineando che “l’aspirazione a una salute mentale ottimale va inserita tra i diritti umani fondamentali; questo significa che l’accesso ai servizi di salute mentale è un obbligo e una responsabilità di tutti i Paesi”.
E’ importante dunque, ha dichiarato anche Cedro, docente aggregato di psichiatria dell’Università degli studi di Messina, lottare contro quei pregiudizi ancora oggi sono legati alla salute mentale e radicati nell’immaginario collettivo: lo stigma associato ai disturbi mentali è una delle più grandi barriere di accesso alle cure. Da anni la Società Italiana di Psichiatria, che con 23 sezioni Speciali e 17 Regionali è la più rappresentativa espressione scientifica della psichiatria sul territorio nazionale, è impegnata nella lotta allo stigma, attraverso una serie di eventi di informazione e sensibilizzazione sul tema della salute mentale che coinvolgono la comunità, al fine di far conoscere i luoghi della cura, combattere la discriminazione, promuovere la ricerca, chiedere risorse
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