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Messina, pronti per il "Cammino dell'anima" da Dinnammare a Tindari: 120 km tra le bellezze dei Peloritani

Torna anche quest’anno dall’11 al 16 settembre prossimo

Dal santuario di Dinnammare a quello di Tindari, 120 chilometri di bellezza naturalistica e spiritualità in sei giorni. Torna anche quest’anno dall’11 al 16 settembre prossimo il Cammino dell’Anima, l’itinerario promosso dall’associazione escursionistica Camminare i Peloritani che si snoda lungo dorsale dei Peloritani - un’antica via di comunicazione usata probabilmente anche dai romani (detta anche strada militare o regia trazzera) - fino ai Nebrodi. Il trekking nato nel 2014, in collaborazione con la rassegna “Armonie dello Spirito” dell’arcidiocesi di Messina Lipari Santa Lucia del Mela, la cooperativa di comunità Valli Basiliane e il comitato provinciale di UISP Sport per tutti, è cresciuto notevolmente nel tempo divenendo, grazie anche al sostegno dell’Università di Messina - con il docente delegato per il turismo Filippo Grasso - e dell’Ispettorato ripartimentale delle foreste di Messina un fiore all’occhiello dei cammini montani.

Indispensabile la collaborazione con i comuni interessati lungo il percorso per la messa a disposizione delle strutture ricettive; una comunione d’intenti volta al rilancio delle piccole realtà locali nell’ottica di uno sviluppo e della promozione turistica del territorio. “La catena montuosa dei monti Peloritani è una sorprendente balconata panoramica incastonata tra lo Stretto di Messina e l’Etna che, tra panorami sterminati e una morfologia del territorio fatta di picchi, crinali, fenditure, burroni, gole profonde e inaccessibili, corsi d’acqua, fiumare, ricorda i sentieri delle Ande peruviane” ha spiegato il presidente di Camminare i Peloritani Pasquale D’Andrea, segnalando tra gli affacci più suggestivi offerti ai camminatori lungo il percorso, lo Stretto e la Falce.

Il Cammino dell’Anima, che fa riferimento ai grandi cammini spirituali quali Santiago e la Via Francigena ed è inserito nel progetto “Sentieri Italia”, rientra nell’offerta del turismo lento e sostenibile; si tratta di una proposta che consente di ammirare da vicino le cime più alte godendo di magnifici panorami sui due mari Ionio e Tirreno, attraversando aree boschive, colline coltivate e piccoli borghi che custodiscono intatta la loro genuinità suggellata dalla bellezza architettonica di chiese, monumenti e castelli - luoghi scrigno di un immenso patrimonio storico culturale - e dai sapori della cucina locale. Come ha sottolineato più volte padre Giovanni Lombardo, che con l’associazione condivide un costante impegno di promozione e valorizzazione del territorio, il Cammino racchiude in sé una serie di linguaggi che coinvolgono tutte le dimensioni del nostro essere: il linguaggio della natura, dell’arte, ma anche “quello simbolico del sudore di chi si fa pellegrino con la stanchezza di camminare in silenzio, ma con il desiderio di incontrare l’Artefice di tanta bellezza”.

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