Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Messina, quattro centisti in una scuola «che prepara alla vita»

Gli esami di maturità al Collegio S. Ignazio, la direttrice generale Muscherà orgogliosa dell’attività formativa

Raffaele Colicchia, Giulia Gerace, Sophia e Andrea Mastrojanni sono i centisti del Collegio S. Ignazio, che hanno affrontato la prova conclusiva del quinquennio in maniera brillante. Un anno importante per la scuola paritaria d’ispirazione cattolica appartenente alla Fondazione “Gesuiti Educazione”, comprendente tutti i collegi della Compagnia di Gesù, che nell’ambito del ciclo d’istruzione superiore coordinato dal prof. Giuseppe Formica propone quattro indirizzi di studio (Liceo classico, scientifico, scientifico a indirizzo sportivo e Liceo scienze umane).
È stato un anno intenso, caratterizzato dalla piena ripresa delle attività dopo la pandemia e da una progettualità trasversale che ha visto studentesse e studenti impegnati in importanti percorsi formativi di grande spessore culturale e sociale: dallo sport alla legalità, dalla cittadinanza attiva alle proposte storico artistiche, oltre naturalmente alla formazione religiosa che aiuta i ragazzi ad aprirsi al dialogo e all’ascolto.
«Una scuola che prepara alla vita, un luogo privilegiato dove si cresce come persone all’ombra di valori quali accoglienza, resilienza, cooperazione e spirito di carità». A tirare le somme è la direttrice generale Maria Muscherà, orgogliosa della sua comunità scolastica della quale fanno parte docenti «preparati, motivati e particolarmente attenti ai bisogni dei giovani»; con lei il direttore amministrativo Gianluca Busacca, sempre pronto ad accogliere le istanze della comunità, in piena sintonia con le famiglie. Archiviata la maturità, il Collegio sta già lavorando alla proposta per il nuovo anno scolastico alle porte: “Uomini e donne per gli altri” è il tema scelto dalla Fondazione Gesuiti Educazione che farà da sfondo al percorso formativo, ispirato alla massima del gesuita spagnolo Pedro Arrupe, il quale sosteneva che le scuole sono tali solo se, appunto, capaci di formare uomini per gli altri. «L’apertura agli altri matura di pari passo con la vocazione alla crescita, competenza intellettuale, la capacità di amare, la crescita nella fede, la leadership nella collaborazione e l’impegno fattivo per la giustizia», ha dichiarato Muscherà, facendo riferimento ai sette punti del Patto educativo globale proposto dalla Compagnia di Gesù, valori che legano i “fili rossi” della Pastorale e della Cittadinanza attiva.
Anche il riferimento al Vangelo di Marco “Date loro voi stessi da mangiare”, ha aggiunto la direttrice, «attualizza quei valori del servizio e del dono di sé che vogliamo caratterizzino la nostra comunità scolastica».

 

Oggi in edicola

Prima pagina

Caricamento commenti

Commenta la notizia