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La ricercatrice messinese Alice Borghese premiata da L'Oréal Italia

L'Oréal Italia insieme alla Commissione Nazionale Unesco ha premiato sei ricercatrici scientifiche, tra cui la messinese Alice Borghese, con una borsa di studio di 20mila euro ciascuna, che permetterà loro di portare avanti i loro progetti di ricerca. Alice Borghese, 33 anni, si è laureata con lode in Fisica all’Università di Padova nel 2014. Ha concluso il dottorato di ricerca nel 2018 presso l’Anton Pannekoek Institute for Astronomy ad Amsterdam. È proprio durante il dottorato che si avvicina all’astronomia X e allo studio delle stelle di neutroni. Successivamente, grazie a una borsa di studio, si sposta a Barcellona all’Institute of Space Sciences, dove può continuare la sua ricerca sulle magnetar. Attualmente, è una ricercatrice postdoc all’Institute of Astrophysics of the Canary Islands a Tenerife, dove investiga le proprietà osservative di una particolare classe di stelle di neutroni binarie. Nel corso della cerimonia è intervenuta il Ministro per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità, Eugenia Roccella.

La ricerca

Con questo progetto, Alice studierà le magnetar e i loro outburst da un punto di vista osservativo. Le magnetar sono stelle di neutroni con un enorme campo magnetico, che sporadicamente aumentano la propria luminosità sino a migliaia di volte nel giro di pochi giorni. Questi eventi sono noti come outburst. Uno degli obiettivi di questa ricerca è capire come il campo magnetico inflfluenza le attività delle magnetar per trovare prove che possano supportare i modelli teorici fifinora sviluppati, e capire i meccanismi che guidano gli outburst. Inoltre, Alice cercherà di scoprire nuove magnetar, poiché a oggi ne conosciamo solo una trentina. Aumentare la popolazione di queste stelle di neutroni è fondamentale per comprendere il legame tra le magnetar e alcuni fenomeni dell’Universo come le onde gravitazionali e alcune delle esplosioni cosmiche più potenti (ad esempio, fast radio burst e gamma-ray burst).

Background

Nate al seguito dell’esplosione di stelle massive, le stelle di neutroni sono oggetti estremamente compatti e densi con un campo magnetico così intenso che non è riproducibile nei laboratori sulla Terra. Dalla loro scoperta nel 1967, adesso conosciamo circa 3000 stelle di neutroni, isolate o in sistemi binari, che vengono classifificate in gruppi a seconda delle loro proprietà osservative. Tra tutte le famiglie, le magnetar (contrazione di magnetic-star) sono le stelle di neutroni più attive e variabili. Caratterizzate da un campo magnetico incredibilmente forte, la loro emissione è concentrata nei raggi X. La peculiarità di queste sorgenti è la loro intensa emissione di energia, imprevedibile in ricorrenza e durata. Possono emettere lampi di raggi X e raggi gamma che durano dai millisecondi a decine di minuti. Invece, gli outburst possono durare da alcune settimane a parecchi anni, durante i quali la luminosità cala gradualmente fifino a ritornare al valore quiescente.

Biografia

Alice Borghese, 33 anni, si è laureata con lode in Fisica all’Università di Padova nel 2014. Ha concluso il dottorato di ricerca nel 2018 presso l’Anton Pannekoek Institute for Astronomy ad Amsterdam. È proprio durante il dottorato che si avvicina all’astronomia X e allo studio delle stelle di neutroni. Successivamente, grazie a una borsa di studio, si sposta a Barcellona all’Institute of Space Sciences, dove può continuare la sua ricerca sulle magnetar. Attualmente, è una ricercatrice postdoc all’Institute of Astrophysics of the Canary Islands a Tenerife, dove investiga le proprietà osservative di una particolare classe di stelle di neutroni binarie. Alice è stata invitata più volte a conferenze internazionali come esperta sulle magnetar, ha ottenuto più di 400 ore di osservazione presso i maggiori satelliti a raggi X ed è autrice e coautrice di più di 20 articoli pubblicati su importanti riviste del settore, tra cui Nature Astronomy.

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