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Santa Teresa Riva, i nomi delle vittime della mafia scandite dagli studenti delle scuole primarie

Da Giovanni Falcone a Rocco Chinnici, da Peppino Impastato a Graziella Campagna: sono sono alcuni dei nomi del lunghissimo elenco delle vittime della mafia scanditi ieri nel giardino “Unità d’Italia” di Santa Teresa di Riva dagli studenti delle quinte classi delle scuole primarie, in occasione della 28esima Giornata nazionale della memoria e dell’impegno, promossa da Libera, in ricordo di chi ha perso la vita per mano della criminalità organizzata e dei clan.

Gli alunni hanno sfilato in corteo per 250 metri sul corso principale da piazza Municipio al Palazzo della Cultura con tanti poster con foto e pensieri e in testa lo striscione “Insieme per la legalità: è Possibile-Ricordo, Cambiamento, Speranza”, le tre parole chiave dell’iniziativa organizzata dalla Direzione didattica. “Le giovani generazioni devono fare memoria per innescare il cambiamento - ha sottolineato la docente Rosa Anna Paolini, referente del Progetto Legalità - e abbiamo voluto anche le Forze dell’ordine per sottolineare l’importanza del loro impegno quotidiano nella lotta alle mafie” e la dirigente scolastica Maria Grazia D’Amico ha ricordato l’impegno costante dei docenti per formare, educare e far crescere gli alunni nel segno della legalità.

A portare i saluti dell’Amministrazione comunale è stata la vicesindaca Annalisa Miano, mentre la presidente del Consiglio Domenica Sturiale ha letto alcuni testi del libro “La classe dei banchi vuoti” di don Luigi Ciotti sui bambini uccisi dalle mafie. Presenti il dirigente del Commissariato di Polizia Maurizio Lento (“Siete piccole piante che diventerete una foresta che resisterà al vento dell’illegalità - ha detto agli studenti - dovete essere coloro che conservano la luce del rispetto della legalità e della legge”), i comandanti della Compagnia Carabinieri Giovanni Riacà (“Attuate la legalità dai piccoli comportamenti, come il rispetto degli altri”) e della Compagnia Guardia di Finanza Francesco Borbone (“Il ricordo delle vittime sia incitamento a fare bene nel futuro”), il comandante della locale Stazione Carabinieri Maurizio Zinna (“Momenti importanti per far cambiare la mentalità e lottare contro le piccole ingiustizie”), il vicecomandante della Polizia locale Domenico Centorrino e i parroci Ettore Sentimentale (Madonna del Carmelo), Alessandro De Gregorio (Sacra Famiglia) e Agostino Giacalone (Madonna di Portosalvo).

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