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Messina, tutto pronto a Bordonaro per “U Pagghiaru”

Bordonaro si prepara a vivere uno degli eventi più significativi: “U Pagghiaru”, che torna dopo il lungo stop legato alla pandemia. La manifestazione particolarmente sentita dagli abitanti della vallata, che unisce sacro e profano, consiste nell’assalto di un albero della cuccagna, quale segno di prosperità per l’anno nuovo. A organizzare U Pagghiaru, insieme alla parrocchia Santa Maria delle Grazie con il consiglio pastorale e il comitato “Madre Teresa di Calcutta; indispensabile il sostegno della comunità.

Per partecipare sarà possibili iscriversi in parrocchia, da domani fino alle 12 del 6 gennaio prossimo. Di seguito il regolamento che dovrà essere sottoscritto dai partecipanti (che non dovranno essere più di 14):

- accettare il sorteggio per la partecipazione e l’assegnazione della postazione;

- non creare situazioni di pericolo per i concorrenti e per gli astanti;

- avere non più di due sostenitori;

- indossare il caschetto di sicurezza;

- essere in possesso della certificazione di idoneità alle attività sportive;

- rispettare le disposizioni imposte dagli organizzatori.

E’ vietato scalare “U Pagghiaru” dall’interno della capanna, chi dovesse farlo verrà squalificato così come chi dovesse avere contatto fisico volontario con gli altri partecipanti o chi dovesse arrampicarsi prima dello sparo di mortaio. In caso di raggiungimento simultaneo della vetta, a conferma del vincitore faranno fede le immagini video. E’ vietato lanciare agrumi e ciambelle con violenza ai presenti.

“U Pagghiaru” è una delle tradizioni più antiche della città. La sua origine risale all’11mo secolo, introdotto dai Padri Basiliani che portarono dall’Armenia l’uso di festeggiare il giorno del Battesimo del Signore con riti solenni celebrati sotto un grande albero a forma di capanna. Il giorno della festa dell’Epifania il 6 gennaio il parroco di Bordonaro, dopo avere celebrato la messa si avvia seguito da una grande folla di gente, sul piazzale dove è stato allestito “U Pagghiaru”, affiancato dagli zampognari. Da domani fino a venerdì 6 mattina ci saranno le operazioni di costruzione, rivestimento e addobbo della struttura “; alle16,15, dopo il rito della benedizione dell’acqua e dei partecipanti, ci sarà l’assalto del “Pagghiaru”; alle 17 la santa messa e alle 18 lo spettacolo del “Cavadduzzo e omosabbaggiu”. Alle 18,30 il presepe vivente e un momento di animazione con canti popolari e natalizi. Alle 21,30 il tradizionale spettacolo di giochi pirotecnici.

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