Messina ha guadagnato due posti da un anno all’altro. Un piccolo passo in avanti. Ma il risultato è sempre desolante per la città dello Stretto, che passa dal 98° al 96° posto nella classifica generale sulla qualità della vita, stilata dal quotidiano ItaliaOggi con l’Università La Sapienza di Roma. Ricordiamoci che in quella del 2021 era indietro di ben otto posti. Trento è invece in testa, grazie agli eccellenti piazzamenti conquistati in quasi tutti gli ambiti considerati: otto su nove. La Sicilia a livello delle regioni italiane è praticamente tutta in fondo alla classifica. Non è affatto una novità, e il divario tra Nord e Sud rimane sempre altissimo. Sono sempre critici per noi i responsi della 24° edizione del Rapporto. La città di Crotone, in Calabria, anche quest’anno è l’ultima classificata, che identifica le province del Mezzogiorno con diverse criticità in molti degli aspetti relativi alla qualità della vita. La provincia è nel gruppo di coda in sei dimensioni su nove (affari e lavoro; ambiente; istruzione e formazione; reddito e ricchezza; sicurezza sociale; tempo libero). Lo studio evidenzia una netta spaccatura tra Centro-Nord, da un lato, Sud e Isole, dall’altro: nessuna provincia meridionale o insulare, infatti, è nel gruppo delle 32 di testa. La prima provincia siciliana per qualità della vita è Ragusa che però è all’84° posto precedendo Trapani al 93°, Messina al 96°, Enna e Palermo al 97° e 98°, Catania è 102° e Agrigento la segue, Caltanissetta è terzultima, penultima è Siracusa, peggio appunto solo Crotone in Calabria che è ultima al 107° posto. “Si fa più netta la separazione tra province del centro nord - dice la ricerca -, dove migliorano le condizioni a vantaggio dei cittadini, e quelle di sud e isole, dove, complice anche la pandemia, sono esplose aree di forte disagio sociale e personale; mentre sono soprattutto le province che fanno parte del cluster Metropoli a trainare la ripresa”. Le province siciliane sono in coda alle classifiche di quasi tutti i settori: affari e lavoro, sicurezza sociale, istruzione e formazione, tempo libero, reddito e ricchezza (Agrigento è penultima). Siciliane non ultimissime per ambiente (Agrigento e Enna sono a metà classifica), reati e sicurezza (qui Ragusa e trentesima e le altre siciliane non sono alla fine della classifica) sistema salute (Palermo è 13°, Agrigento è 92°). È da decenni che la classifica di Italia Oggi e dell’Università La Sapienza di Roma (così come gli altri Rapporti sull’ecosistema urbano e sul vivere nelle città) vede Messina annaspare tra il novantesimo e il centesimo posto. Esultiamo, a volte, perché saliamo di tre o quattro posizioni, poi precipitiamo di nuovo. E siamo portati a consolarci vedendo che dietro ci sono sempre altre città, consorelle nella desolazione, come Catania, Palermo, Siracusa.