«Va’ sempre dove ti porta il cuore, soprattutto quando a indicarti la strada è Dio»: lo dice e lo sa bene Domenico Giannone, 32enne originario di Faro Superiore ha ricevuto l’ordinazione sacerdotale nella Basilica di Sant’Antonio. Un incontro “già segnato” il suo con il carisma del Rogate, avvenuto al termine del biennio scolastico al liceo “La Farina”; era ancora bambino quando l’adorata nonna materna Gaetanina (scomparsa il mese scorso), accolta tra le orfanelle dello Spirito Santo, gli raccontava la sua esperienza all’interno dell’istituto religioso; lì aveva imparato l’arte del ricamo e di recente aveva confezionato per l’adorato nipote una bellissima stola.
Un ragazzo pacato e maturo, elevato culturalmente, cresciuto all’ombra degli insegnamenti ricevuti in famiglia e particolarmente attivo in parrocchia. Decide così di entrare al seminario minore dell’Istituto Cristo Re, ma ben presto il suo percorso subisce una battuta d’arresto; Domenico non era convinto che quella fosse la sua vocazione e dopo la maturità classica s’iscrive all’Università. Il 13 marzo 2013, giorno dell’elezione al soglio pontificio di Papa Francesco, si laurea in Lettere classiche ma, nonostante il brillante percorso di studi non riusciva a «fare progetti a lungo termine». «Non ero felice, avevo bisogno di fare discernimento», racconta. Tornato in congregazione a Napoli il percorso di pre noviziato e successivamente, a Messina, il noviziato.
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