Rieccoli i Giganti. In gran forma come sempre i fondatori della città hanno fatto, ieri pomeriggio la loro prima uscita. Tre anni fa l’ultima. Er a l’estate del 2019 e la pandemia era una parola sconosciuta ai più.
Mata e Grifone hanno attraversato la via Catania, il viale Europa per arrivare a Camaro. La loro culla.
Una passeggiata fra due ali di folla, specie nella prima e ultima parte. Perché l’attesa era alta, la voglia di riabbracciare la tradizione agostana addirittura altissima.
Ad accompagnare le sue statue in cartapesta centinaia e centinaia di persone, ma anche una serie di gruppi folk che hanno animato il tardo pomeriggio messinese che la pioggia ha risparmiato. Protagonisti i gruppi Cariddi, Insieme Siciliano, La Madonnina, Cantustrittu e gli omonimi Mata e Grifone. Nei giorni successivi Mata e Grifone riprenderanno il loro consueto “tour” di avvicinamento al Ferragosto. Domani , alle 7, il nuovo trasferimento da Camaro Superiore a Camaro Inferiore. Sabato, sempre alle 7, il terzo trasferimento dei Giganti e del Cammello, stavolta da Camaro Inferiore fino in piazza Unione europea. E poi domenica alle 20,30, altri balletti folk prima che alle 21,30 i Giganti da piazza Unione Europea arrivino a viale Giostra e tornino indietro.
La sicurezzaIeri in prefettura si è svolta l’ultima riunione plenaria di tutti protagonisti che, a vario titolo, partecipano alla complessa organizzazione della processione della Vara.
L’attenzione si è concentrata su alcuni aspetti legati alla sicurezza e alla safety. In piano sanitario è stato tarato per una capienza massima di 100.000 persone, ma la stima realistica è che possano essere 70.000 i fedeli che il 15 agosto seguiranno la vara nella sua processione per le vie del centro città.
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