Fumata nera sulla nomina del vescovo ausiliare di Messina Cesare Di Pietro quale successore di mons. Antonio Staglianò alla guida della Diocesi di Noto.
Dopo le “voci di corridoio” delle ultime settimane sul possibile avvicendamento pastorale, a seguito della convocazione del clero da parte del pastore netino, dalla Sala Stampa Vaticana è giunta ieri conferma della nomina dello stesso Staglianò a presidente della Pontificia Accademia di Teologia, incarico che, al momento, non esclude la prosecuzione del ministero pastorale iniziato nel 2009.
Non ci sono conferme, dunque, sulla nomina di un eventuale successore a Noto del “vescovo cantante” promotore della Pop Theology; tra le ipotesi avanzate già qualche anno fa, la possibilità che la Diocesi venga soppressa e il territorio pastorale ripartito fra Siracusa e Ragusa.
Nessuna sorpresa per mons. Cesare Di Pietro che, nonostante le indiscrezioni della stampa, era certo di non essere la persona indicata. A 4 anni dalla nomina episcopale ricevuta da Papa Francesco – con titolarità di sede nella diocesi di Nicopoli all’Jantra (al confine tra Bulgaria e Romania) – il pastore, che il 12 marzo scorso ha compiuto 58 anni, si dichiara sereno nel continuare a svolgere con amore il servizio alla chiesa messinese.
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