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Messina: Alida, Giuseppe e l’incanto di un amore nato dalla musica

Lei flautista, lui chitarrista, li ha uniti la passione in comune

Alida De Marco e Giuseppe Mangano

Due cuori capaci di battere all’unisono, una sintonia che si trasforma in incanto, proprio come accade in musica. Quella di Alida De Marco e Giuseppe Mangano sembra una delle tante romanze d’amore barocche eseguite nei concerti.
Flautista lei, chitarrista lui, si sono conosciuti a scuola 12 anni fa, quando anche Alida fu chiamata a insegnare strumento all’Istituto comprensivo di Acquedolci dove Giuseppe era già in servizio. Due caratteri complementari, “inversamente proporzionali” alle caratteristiche dei loro strumenti: frizzante e passionale Alida, pacato e riflessivo Giuseppe. Un vero e proprio colpo di fulmine il loro, coronato dalle nozze nel 2011 e, quattro anni dopo, la nascita di Aurora.

Gli albori

Coltivano l’amore per la musica sin da piccoli: Alida, prima flautista dell’Orchestra del Teatro Vittorio Emanuele, ha iniziato a suonare lo strumento nella banda di Contesse; diplomata al conservatorio “Rossini” di Pesaro, nel 1999 è stata seleziona per il corso di formazione orchestrale indetto dalla Fondazione del Teatro alla Scala di Milano. Giuseppe, dopo il diploma in chitarra classica al conservatorio “Corelli” ha pubblicato diverse raccolte e, dal 2019, è “endorser” d’importanti brand di produzione dello strumento.
«Era come se ci aspettassimo da sempre, una comunione d’intenti sperimentata suonando insieme sin dal primo giorno», raccontano. “Incanto” è il nome con il quale si propongono nei concerti; basta osservare lo scambio di sguardi per percepire la straordinaria sintonia che li accomuna nel rispetto reciproco della professionalità, la stessa che li ha accompagnati nei dieci anni in cui hanno condiviso la docenza a scuola.

L'amore per la musica

Tra le passioni coltivate c’è il canto, praticato nel coro “Luca Marenzio” diretto da Carmine Daniele Lisanti, nota formazione polifonica della città; un amore che hanno trasmesso alla figlia, spettatrice d’eccezione ai loro concerti. La piccola Aurora ha l’orecchio assoluto e adora cantare; di recente ha iniziato a studiare lezione con Giovanni Mundo, direttore del coro giovanile “Note Colorate”, con la speranza di entrare a far parte della nuova formazione di voci bianche che il maestro vorrebbe ricreare. Da docenti e artisti sono convinti che «la musica possa rigenerare la vita dei giovani perché unisce e insegna il valore della condivisione e dell’accoglienza». Tra i sogni di Alida e Giuseppe c’è quello di «potersi un giorno esibire tutti e tre insieme».

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